La facoltà di Psicologia si divide in due sedi

Laurea triennale in piazzale Europa, biennio magistrale nel parco di San Giovanni ma in palazzine diverse da quelle previste: i lavori di restauro non ancora iniziati
Lasorte Trieste 27/12/12 - Parco S.Giovanni, Ex OPP, Palazzina Cucine
Lasorte Trieste 27/12/12 - Parco S.Giovanni, Ex OPP, Palazzina Cucine

A distanza di 12 anni dall’affidamento della sede provvisoria in via Sant’Anastasio, è stata finalmente trasferita al parco di San Giovanni la ex facoltà di Psicologia. Ma il tanto atteso trasloco non ha sortito l’effetto sperato: agli aspiranti psicologi non sono infatti state assegnate le due palazzine “promesse” dell'ex Opp perché lì i lavori di ristrutturazione, già finanziati con 4,5 milioni di euro, devono ancora iniziare. Il risultato è una diaspora degli studenti di Psicologia, prima raccolti in un’unica sede e ora divisi in due poli distinti: triennale da una parte, in piazzale Europa, magistrale dall’altra, a San Giovanni.

Nel trambusto del trasloco s’inserisce poi la rivoluzione dell'assetto universitario, che a Trieste ha portato all’abolizione delle 12 facoltà, ricompattate in 10 dipartimenti, con la ex Psicologia ricompresa nel dipartimento di Scienze della Vita. Un passaggio, quest’ultimo, che non ha comunque prodotto effetti diretti sulla vita degli studenti, tanto quanto il cambio sede per gli iscritti di Psicologia. A raccontarne la storia, il professor Walter Gerbino, preside per 12 anni, da quando, nel 1997, il corso di Psicologia (nato nel 1953 da una costola di Lettere) acquistò lo status di facoltà. «Tutto cominciò nel 1999 - racconta Gerbino - quando l’edificio di via dell’Università vecchia 7, che ospitava Psicologia, venne chiuso in seguito ad alcuni danneggiamenti subìti durante i lavori di ristrutturazione. La facoltà venne trasferita in via Sant’Anastasio, ex sede delle Poste. Fin da subito quella sede, fatta di corridoi stretti poco adatti a una media di 900 studenti, venne considerata provvisoria anche per l’affitto oneroso (circa 600 euro al mese) a carico dell’Università. Ormai il canone di locazione aveva reso non procrastinabile il trasloco - lampo, che è cominciato il 22 ottobre 2012 e finito il 6 novembre».

Non essendo ancora partiti i lavori sulle palazzine promesse (la F1 ed F2, sopra e di fronte al teatrino), all'ex Opp sono andati solo gli studenti della magistrale, distribuiti però in parte nella palazzina W, in parte nell’edificio P, di fronte alla biblioteca.

E per quanto Gerbino sottolinei «che il trasloco non ha interrotto in alcun modo la didattica», resta da capire come mai non si sia messo ancora mano sulle palazzine “promesse”, i cui lavori pare dovessero cominciare entro il 2012. «Non sono ancora partiti perché il progetto esecutivo è stato consegnato dai progettisti all’Università solo due mesi fa – spiega Aurelio Marchionna, collaboratore del Rettorato per l’Edilizia del patrimonio - Ora gli uffici dell’Università stanno procedendo alla realizzazione del progetti. In seguito inizieranno le procedure di gara per l’affidamento dei lavori: la gara verrà bandita entro la prima metà del 2013. I lavori dovrebbero completarsi in due anni, entro la fine del 2015»

Il progetto - riprende Marchionna - «prevede di usare tutti i 4,5 milioni (finanziati in parte dalla Regione in parte dal ministero) per soddisfare le esigenze individuate due anni fa dall’allora facoltà di Psicologia. La palazzina F1 verrà destinata ad uffici, studi e laboratori per gli studenti, l’edificio F2 servirà da contenitore di aule. Il progetto ha previsto poi, all’interno del comprensorio, la creazione di un’unica biblioteca, di proprietà dell’Università, comune per gli studenti sia di Psicologia sia di Scienze biologiche».

Elena Placitelli

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