La festa di Santo Stefano ha invaso Vermegliano

RONCHI DEI LEGIONARI. Il sole riapparso dopo giorni e giorni di grigiore ed umidità ha dato una mano. Così ieri, a Ronchi dei Legionari, la tradizione di Santo Stefano, patrono del rione di Vermegliano, è stata rispettata ed ha portato lungo le vie del quartiere almeno 10mila persone che, nel corso di tutta la giornata, hanno assiepato gli stand enogastronomici, hanno riempito la piazza per la tradizionale “Cantada” e hanno in questo modo ribadito come la festa, promossa dalla Pro Loco con la collaborazione dell’amministrazione comunale, sia uno dei momenti irrinunciabili per la Bisiacaria e per tutte quelle persone che non rinunciano ad essere tra amici, a brindare e cantare sino a tarda sera.
Il copione è stato rispettato e la prima a muovere, di buon mattino, è stata la banda della Società filarmonica “Giuseppe Verdi” che, da via 4 Novembre, ovvero dal “Cau de soto”, ha sfilato lungo le vie della città sino a piazza Santo Stefano, sempre tra due ali di folla e con le rituali tappe ai bar ed alle trattorie ronchesi.
Alle 12 il momento più atteso, la “Cantada” che, ancora una volta, è stasa magistralmente diretta da quel grande personaggio che è Marino Boscarol. Per lui è stata l’edizione numero 40, un vero e proprio record. E se già durante la mattinata hanno tenuto banco numerosi chioschi, tra gli altri quelli della Pro Loco, della Protezione civile, della filarmonica Giuseppe Verdi, dell’Acat, dell’As Ronchi calcio e dell’associazione nazionale alpini, nel pomeriggio la festa si è trasferita nelle case e nei cortili del rione cittadino che si sta ormai trasformando.
Come sempre tappe d’obbligo sono state quelle nelle case di Luciano Nocent e di Christian Tambarin, nel cortile dell’azienda agricola “Brumat” dove protagonisti sono stati i New Black Panthers baseball, i quali, tra l’altro, hanno proposto una festa “ecosostenibile” con la collaborazione della Provincia di Gorizia e all’azienda agricola “Brotto”, in compagnia dell’Anpi, ma anche negli spazi allestiti dalla parrocchia di Santo Stefano e di altre realtà associative ed economiche della città.
Una festa alla grande che è stata ancora una volta capace di centrare un grande successo. L’unica occasione che ancora nella Bisiacaria resiste all’usura del tempo e delle iniziative inventate all’ultimo momento, agli appuntamenti inventati solo per dire di esistere e che hanno quale unico scopo la commercializzazione di qualche prodotto. E come negli anni passati le condizioni meteo sono state dalle parti degli organizzatori e della gente.
Con un unico neo, ovvero l’assenza di un’adeguata vigilanza delle strade da parte degli agenti della Polizia locale, la quale ha finito con il creare qualche intoppo alla circolazione.
Per il resto il bilancio è positivo e per tutti i partecipanti resta i ricordo di una giornata trascorsa il relax ed in amicizia. Al “profano”, ancora una volta, si è abbinato il “sacro”, con la celebrazione della messa solenne nella chiesa di viale Garibaldi.
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