La Fondazione Luchetta apre il nuovo centro di raccolta

TRIESTE «Ci sono persone in difficoltà che quando arrivano qui scoppiano a piangere, non appena capiscono quante cose possono prendere con sé», ha raccontato ieri Daniela Schifani-Corfini Luchetta, presidente della Fondazione Luchetta Ota D’Angelo Hrovatin, durante l’inaugurazione della nuova sede del Centro di raccolta “Elide”, di via Valdirivo 16/a a Trieste. Lo spazio offre aiuti concreti ai più bisognosi, italiani e stranieri: giocattoli, vestiti, libri ma anche elettrodomestici, tazzine, coperte e lenzuola. «Abbiamo ampliato gli spazi perché le persone continuano a portare tantissime cose, tutto quello che può servire a una famiglia – aggiunge la presidente -. C’è una risposta della città che scalda il cuore. Oltre alle emergenze cittadine, ci sono quelle del mondo che viviamo di riflesso».
Il centro è gestito da diversi volontari. «Accolgono le persone - continua Schifani Luchetta - e allo stesso tempo raccolgono tutto quello che qui viene portato. Il centro è dedicato alla memoria di Elide Riccobon, una volontaria mancata lo scorso anno che ha lasciato a tutti un grande vuoto. Credo che questo sia un bel modo per ricordarla».
All’indomani della tragedia di Mostar del 28 gennaio 1994, nella quale persero la vita gli operatori della Rai Marco Luchetta, Alessandro Ota e Dario D’Angelo, molti triestini cominciarono a donare vestiti e giocattoli per la Fondazione, nata in ricordo delle vittime con l’obiettivo di curare bambini provenienti da contesti di guerra o affetti da malattie non curabili nei Paesi d'origine. Grazie al passaparola sempre più persone hanno continuato a portare aiuti, anche per i familiari dei piccoli accolti che spesso arrivavano a Trieste in uno stato di grande difficoltà economica. Così, nel 2009, è sorta l’esigenza di aprire un vero e proprio luogo di raccolta rivolto non solo agli ospiti delle case di accoglienza ma anche ai cittadini. Dalla sua apertura, il centro ha aiutato in media 20/30 persone al giorno, con una sensibile crescita registrata nel 2018.
La nuova sede di raccolta mantiene una posizione centrale ma offre spazi più comodi e moderni, grazie anche a una ristrutturazione realizzata con il contributo di 10 mila euro della Fondazione Cassa di Risparmio di Trieste. All’interno è stata ricavata una stanza che potrebbe diventare in futuro un laboratorio di sartoria e lavaggio, in un’ottica che immagina già “Elide” come un possibile luogo di lavoro.
«Sicuramente gestire il centro è un grande impegno - osserva Serena che coordina il gruppo di volontari -. C’è un grande passaparola e le persone che hanno necessità sono in rete e comunicano tra di loro. Presentano l’Isee, poi viene fatta una scheda per ognuno di loro e possono accedere una volta a settimana». Gli operatori coinvolti sono circa una quindicina. «Sono qui da tanti anni - racconta la volontaria Milena - sono contenta di aiutare le persone, lo faccio con il cuore. Arrivano tanti bambini e noi accogliamo tutti, cercando di dare consigli». E poi c’è la signora Melita, che passa al centro di raccolta tutti i venerdì: «vengo volentieri e dare una mano alle altre persone mi ha aiutato tanto, perché sono rimasta vedova. Qui ho trovato nuove amicizie e un bel clima di solidarietà». —
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