La Ipsilon istriana sorvegliata dai droni. È la prima d’Europa

POLA. L’Ipsilon autostradale istriana sarà la prima arteria in Europa a ricorrere ai droni per il controllo del movimento delle auto dall’alto. Sarà possibile grazie al sistema Via Drone Patrol, adottato dalla società concessionaria Bina-Istra, che entrerà in funzione nel prossimo febbraio. Oltre ai controlli saltuari con l’elicottero della polizia, i droni saranno in attività giorno e notte (condizioni meteorologiche permettendo) fornendo dati preziosi al centro operativo sull’andamento del traffico, sulla dinamica di eventuali incidenti e anche pe sanzionare trasgressioni al codice della strada.
Ovviamente rimarranno operativi i controlli da parte delle pattuglie della polizia stradale. Sembra che al sistema siano interessate diverse aziende del settore stradale di numerosi vari paesi europei. Intanto alla Bina-Istra è stato assegnato il Certificato ISO 39001 da parte dell’ ente internazionale Det Norske Veritas per la sicurezza del traffico sulla Ipsilon istriana. Ora la viabile è in linea con le norme internazionali in questo importante settore. Da quattro anni a questa parte non si è verificato alcun incidente stradale mortale nonostante un volume di traffico sicuramente sostenuto: dall’inizio dell’anno a questa parte sulla Ipsilon hanno circolato 27 milioni di passeggeri e il 95% dei turisti che scelgono la penisola come destinazione, hanno viaggiato proprio su questa arteria.
Ovviamente per garantire la sicurezza servono nuovi investimenti che solo quest’anno sono stati pari a oltre 8 milioni di euro. A proposito del raddoppio delle corsie sul tra Pisino e la Galleria del Monte Maggiore, i lavori dovrebbero iniziare nei primi mesi dopo Capodanno. Il direttore della Bina-Istra Dario Silic ha chiarito che tutta la documentazione è pronta e manca unicamente il disco verde da parte della Commissione europea.
L’opera costerà 160 milioni di euro per i quali è stato perfezionato un finanziamento con un consorzio di banche. I lavori dovrebbero durare circa tre anni. «Questa volta - come spiega la Bina-Istra - bisogna tener conto della configurazione del terreno tutt'altro che favorevole, per cui bisognerà costruire numerosi viadotti soprattutto alle spalle di Pisino e in prossimità di Lupogliano». p.r.
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