La marcia degli spaventapasseri vinta da Villesse

MEDEA. Spaventapasseri di tutte le fogge, seduti, in bicicletta, addossati ai muri delle case e negli scorci più antichi del paese, sono stati i protagonisti silenziosi della festa che ha richiamato...

MEDEA. Spaventapasseri di tutte le fogge, seduti, in bicicletta, addossati ai muri delle case e negli scorci più antichi del paese, sono stati i protagonisti silenziosi della festa che ha richiamato anche ieri a Medea molte persone.

C’è chi ha passeggiato lungo le vie alla ricerca degli spaventaopasseri, chi ha usato invece un antico calesse per fare il giro del paese. Musicisti di strada e gruppi in costume hanno ravvivato il pomeriggio mentre per i bu9ongustai non c’era che l’imbarazzo della scelta tra pietanze della cucina friulana, austriaca e slovena.

La festa degli spaventapasseri ha avuto come protagionisti anche i bambini che si sono cimentati in alcune competizione tra cui una marcia. E il gruppo degli alunni della scuola primaria “Giuseppe Mazzini” di Villesse, con genitori al seguito, in tutto più di settanta persone, si è aggiudicato la coppa riservata al gruppo più numeroso in occasione della tradizionale marcia non competitiva, quest'anno particolarmente affollata, che si è tenuta nell'ambito della 10.ma edizione della Festa degli spaventapasseri. La partecipazione alla marcia è stata promossa da un rappresentante dell'istituto scolastico villessino, che assieme ad altri istituti scolatici della zona hanno voluto essere presenti a Medea, sia per mantenere viva una manifestazione che si lega al passato e alle tradizioni rurali della nostra terra, sia per cementare l'amicizia che lega scolari e genitori. La coppa, levata al cielo con molto orgoglio dalle scolaresche di Villesse, è stata consegnata loro dal sindaco di Medea, Alberto Bergamin, che assieme alla sua giunta e al preside dell'Istituto comprensivo scolastico, Paolo Buzzolini, ha partecipato alla cerimonia di premiazione distribuendo tanti premi in un clima di allegria, vissuta anche nel dopo gara. (e. c.)

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