La minoranza attacca: «Il pontile per taxi boat avrà costi eccessivi»

/GRADO
Torna in aula la questione del pontile per taxi boat da ubicare all’interno del mandracchio. Il botta e risposta nel corso del precedente consiglio comunale aveva lasciato dubbi. Almeno così la pensano alcuni consiglieri di minoranza che hanno presentato un’interrogazione con la quale, in base a un’indagine da loro effettuata, affermano che i costi previsti dal Comune sono di ben 6 volte superiori a quelli secondo loro reali. Tutto era nato nel contesto dell’approvazione del regolamento per i taxi con la soppressione di alcune licenze “terrestri” implementando invece quelle dei taxi marittimi. La questione, secondo alcuni consiglieri di minoranza non era solo relativa ai costi per la realizzazione del pontile che apparivano troppo elevati ma anche al fatto che il pontile esistente è stato realizzato a spese dei privati. Ora invece il Comune lo vuole realizzare in proprio per poi far pagare il canone a chi godrà della specifica licenza.
Ecco, dunque, i dati. Il Comune ha previsto una spesa complessiva di 80 mila euro, di cui 68 mila previsti per i lavori, il resto per spese accessorie. I consiglieri Roberto Marin, Claudio Kovatsch, Elisabetta Medeot, che hanno ritenuto l’importo troppo elevato, sono andati a fondo alla vicenda precisando che, in base alle tariffe regionali, il quadro economico del progetto presentato dal Comune «risulta di almeno 6 volte superiore». Secondo il preziario regionale, dicono i firmatari dell’interpellanza inserita al primo punto all’ordine del giorno dell’assise prevista giovedì alle 15.30, il prezziario regionale (a questo si è riferito l’assessore comunale ai lavori pubblici, Fabio Fabris) per questo tipo di opera indica un valore di 862,01 euro al metro quadro, con un importo totale di spesa di 11 mila euro per i 16 metri quadri previsti. Vanno aggiunti circa 10 mila euro al massimo per i 4 pali in legno per l’ancoraggio, la tenda con struttura e i parapetto. Il progetto proposto dal Comune, spiegano sempre i tre consiglieri, prevede un normale modulo galleggiante uguale a quello esistente di 4 metri per 4 con un’altezza di galleggiamento di 60 centimetri, pavimentazione in alluminio zigrinato, parapetti in acciaio, tenda parasole, passerella di accesso di 5,50 metri per 1 incernierata alla banchina e altri accessori. Marin, Kovatsch e Medeot chiedono quindi alla maggioranza la verifica delle affermazioni dell’assessore Fabris relativamente al prezziario regionale, se è corretto applicare l’aliquota ridotta dell’Iva, «se si intende sospendere l’iter in attesa delle verifiche e quindi non procedere all’esecuzione dell’opera», a quanto ammonta il canone da pagare e i tempi di rientro dei costi.—
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