La Monte Carlo Yachts progetta una super barca Occupazione a quota 300

Ogni anno un nuovo modello: nel 2010 dopo la presentazione del nuovo marchio Monte Carlo Yachts è stato lanciato il primo modello di yacht, da 76 piedi, Mcy76, nel 2011 è stato lanciato il secondo, il Mcy65, nel 2012 il Mcy da 70 piedi, nel 2013 l’86 piedi. Ora la Monte Carlo Yachts sta lavorando su un progetto altamente innovativo e con grandissime novità dal punto di vista del design e della tecnologia e si sta preparando a far nascere un’imbarcazione che sfonderà il tetto dei 100 piedi.
Nonostante la crisi che sta facendo ancora soffrire in maniera profonda in particolare il settore nautico, la Monte carlo Yachts che sta operando dal 2010 nell’area del Lisert a Monfalcone e c he nel 2011 ha acquistato il modernissimo stabilimento che aveva realizzato la Seaway, sta mietendo successi su diversi mercati esteri di tutto il mondo e soprattutto sta crescendo. E il segnale più eclatante sta nel numero di occupati che tra interni (l’organico sta superando le 194 unità) e gli esterni (l’azienda ha appaltato diverse attività a fornitori esterni) ha raggiunto ormai quota 300. Un quadro occupazionale che non solo è assolutamente maggiore rispetto a quanto era stato ipotizzato inizialmente dalla Seaway ma superiore anche stando alle previsioni che aveva fatto la stessa Monte Carlo Yachts.
Il programma di sviluppo, conferma la stessa azienda, sta procedendo a gonfie vele, l’attuale capacità produttiva dello stabilimento ha già raggiunto (dati di febbraio) il 55% di utilizzo e secondo le nuove previsioni si raggiungerà la saturazione della capacità produttiva nel 2016. Una situazione buona ma che al tempo stesso sta già preoccupando i vertici aziendali che sono al lavoro in anticipo per allargare in fretta lo stabilimento nelle aree di espansione che come è noto sono state acquistate dal Consorzio industriale proprio nella zona di fronte del canale e dove sono in corso già alcuni lavori di cantiere.
«Le linee di produzione sono ormai a pieno regime e presto inizieremo a lavorare sulla nuova imbarcazione da 100 piedi sulla quale per ora c’è il massimo riserbo - conferma l’azienda - non si può ancora dire che siamo già stretti nello stabilimento, ma è vero che lo stiamo adattando alle nostre esigenze produttive». I lavori in corso di adeguamento sono ormai continui e si sta preparando anche nuovi spazi all’esterno, in particolare un nuovo bacino di alaggio altamente tecnologico per i nuovio modelli.
Non passa giorno che non si vedano uscire i modelli di yacht, nuovi di zecca, dallo stabilimento e che impegnano per le prove a mare il lungo canale Est-Ovest. «La situazione del mercato comunque resta difficile - spiega l’azienda - ma noi siamo riusciti a raggiungere quei mercati nei Paesi dove la crisi non c’è o si sente di meno». Il target è comunque quello di persone molto facoltose e Monte Carlo Yachts ha raccolto un portafoglio clienti in aree che vanno dalla Cina al Brasile, fino gli Stati Uniti e la Russia.
«Stiamo lavorando a una presentazione a Mosca - annuncia ancora l’azienda - ci sarà un salone in Cina e ad aprile ci saranno due manifestazioni concomitanti, a Rio de Janeiro e proprio negli stessi giorni a Singapore».
Un trend di crescita che probabilmente nemmeno la Monte Carlo Yachts si attendeva, l’azienda si sta preparando all’espansione (burocrazia permettendo) e si si sta confermando la strategicità della scelta di realizzare uno dei più importanti stabilimenti dl gruppo a Monfalcone al Lisert dove si sta consolidando (Fincantieri a parte) uno dei poli nautico-cantieristici più importanti d’Italia e d’Europa.
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