La nuova campagna elettorale passa per Facebook e i videoblog

Paolo Rovis ha messo in rete una serie di riflessioni di finta gente comune che parla bene di lui Antonione assieme a Colautti ha costruito un divertente sketch ambientato al caffè San Marco
BRUNI TRIESTE 06 05 2011 Niki Vendola
BRUNI TRIESTE 06 05 2011 Niki Vendola

di Matteo Unterweger

È la campagna elettorale di Facebook, dei videoblog e pure degli arrangiamenti musicali. Il nuovo che avanza si affianca però alla tradizione che non passa mai di moda: “santini” invasori della cassetta della posta, propaganda face to face con i cittadini, pubblicità e testimonial d’eccezione pronti a scendere in campo.

Rispetto alle elezioni comunali e provinciali del 2006, è chiaro che l’autentica novità per le amministrative di Trieste è il diffusissimo uso di Facebook: sono tanti i candidati che “postano” concetti, proposte, idee nel proprio spazio personale, interagendo con i potenziali elettori. E c’è chi, in tema di originalità, si distingue. Paolo Rovis, ad esempio, assessore comunale uscente e candidato consigliere del Pdl ha messo in rete una serie di ipotetiche riflessioni di triestini prossimi a presentarsi alle urne. In dialetto, rigorosamente. Gag auto-prodotte, scritte dallo stesso Rovis. Un esempio: Ciano F. da Rozzol. Che, impegnato in un dialogo politico con l’amico Jure, dice: «Ciù, mi me par che ’sto Rovis xe tropa roba, no xe come quei veci panzoni che se vedi in televisiòn che ssai i ciacola ma no se capissi un boro. Sa coss’che te digo, Jure: mi ’sto giro vado a votar, strico sul pupolo del Pdl e vizin scrivo Rovis! Me par ben!». Ma Rovis, oltre alle indicazioni sul come votare, sul suo profilo ci piazza pure testimonial quali Winnie the Pooh, Topolino e Minnie.

Il candidato alla presidenza della Provincia con Un’Altra Trieste Francesco Cervesi si promuove in una serie di video, rinvenibili cliccando su youtube, tra cui uno in versione capitano di una nave con immagini in bianco e nero e colonna sonora stile Istituto Luce. Una stagione, quella dei video in rete, che vede fra i protagonisti anche Roberto Cosolini, candidato sindaco appoggiato compattamente dal centrosinistra, partito molto presto con la promozione in internet con Facebook, il proprio sito, una serie di messaggi registrati e con il supporto della campagna “Tra la gente” (marcata Pd) che ha voluto coinvolgere i cittadini nella stesura di un programma condiviso. Cosolini, poi, è piuttosto prodigo di interventi anche su altre bacheche e diversi siti.

E Roberto Antonione? Non vincerà l’Oscar però riesce nell’intento di non far passare inosservata la sua performance video nei panni di cameriere alle prese con un cliente piuttosto “esigente” (alias l’attore Alessio Colautti, a sua volta candidato consigliere con la “civica” del deputato Pdl, e decisamente a suo agio nella recitazione) in tema di caffè ma capace di sfoggiare un’invidiabile sicurezza quando si parla di preferenza elettorale. Strano no?

Con i videoblog si propone su temi di carattere storico, politico ed anche etico Patrick Karlsen, il 33enne storico che ha scelto di scendere in campo sposando la causa dei Cittadini per Trieste aderenti al circuito di Libertà civica. Non è tutto, se si conta ad esempio che dal medesimo schieramento giunge la campagna elettorale in versione rock di Marcello Corso, con testi in triestino (ne riferiamo nel box). La musica l’ha scelta pure il Pdl per il suo jingle destinato alle radio, che invita sostanzialmente a non “confondersi” al momento del voto e quindi a scegliere la lista berlusconiana: il riferimento implicito è di nuovo - e non è la prima volta - alle liste civiche (di Antonione e di Dipiazza) che potrebbero indurre qualche elettore a una preferenza non direttamente pidiellina.

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Basso, chitarra, tastiere e batteria. La campagna elettorale si può fare anche a tempo di Rock, senza bisogno di basi campionate e con testi rigorosamente in dialetto. L'idea, probabilmente innovativa per la scena politica locale, arriva da Marcello Corso, giovane candidato tra le fila della lista civica “Cittadini per Trieste”, autore del brano “ Scrivi Corso”, sorta di apripista dell'album “ Vivere la Vita”, in uscita a settembre. Tabaccaio di professione, ex calciatore tra le fila delle giovanili della Triestina ma soprattutto rocker convinto, già leader della band Piramide Euclidea, gruppo triestino della fine anni '90 ispirato dagli stilemi, più o meno graffianti, dei Litfiba. Ora Marcello Corso invita piuttosto a graffiare la scheda elettorale delle prossime amministrative sotto il suo segno, e per farlo si affida ad un manifesto in note, da lui composto e arrangiato assieme a Franco Ghietti, quest'ultimo impegnato anche alle tastiere e alle chitarre nella estemporanea band dell'urna, formata anche dal batterista Giulio Roselli.

Non ci sono messaggio subliminali nel brano “ Scrivi Corso”, anzi. Quasi in contro tendenza ad una delle leggi non scritte del Rock, la canzone, tra l'altro molto orecchiabile e godibile, porta piuttosto chiaramente alla ribalta temi e proposte che albergano nella concezione politica di Marcello Corso, forse scanzonata ma non superficiale. Crisi delle rivendite dei tabaccai, risorse artistiche giovanili e urbanistica. Marcello Corso impugna la chitarra e cerca uno spartito di soluzioni, ricordando che: “ Perché coi fondai de sto mar/ non xe barche de scarigar..?”.

Oggi ( 7 maggio), dalle 16 alle 19, il candidato rocker distribuirà copie del suo brano, nel gazebo Libertà Civica – Cittadini per Trieste in Largo Barriera.

Francesco Cardella

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