«La privatizzazione di Fincantieri un danno alla città»
Il Circolo Sel di Monfalcone esprime contrarietà alle previste ipotesi di privatizzazione di Fincantieri e al piano di dismissioni presentato dal Governo ritenendo che la presenza pubblica in un settore così strategico dell’economia nazionale e non solo locale sia assolutamente da preservare.
«Le politiche aziendali che hanno portato a una profonda riorganizzazione del lavoro operaio nello stabilimento di Monfalcone - afferma il circolo monfalconese di Sel - hanno creato in città una situazione di gravi incertezze che si riflettono su molte famiglie, scaricando sul sistema sociale locale tutti problemi di sostegno al reddito e anche di legalità nei contratti di lavoro e nella massiccia esternalizzazione del lavoro».
Nel dare l’appoggio alle iniziative promosse dalle organizzazioni sindacali nazionali il giorno 12 dicembre Sel ritiene che privatizzazioni e possibili parziali delocalizzazioni del lavoro dello stabilimento di Monfalcone siano fonte di gravi rischi anche per la tenuta sociale della città, in una fase nazionale di grave crisi economica e di confusione.
Secondo Sel occorre superare la precarietà del lavoro, «coinvolgere in un sistema serio e trasparente gli appalti e tutelare e rappresentare tutti coloro che hanno problemi di retribuzioni non corrisposte o di condizioni di lavoro a rischio». Occorre inoltre «rivedere drasticamente le politiche fiscali che danneggiano il lavoro, con una vera politica di riduzione del cuneo fiscale e della pressione fiscale anche locale».
«La situazione dello stabilimento di Panzano deve diventare un caso nazionale, bisogna - aggiunge Sel - capire cosa succede all’interno, quali contratti sono applicati, e la politica deve dare segnali forti per chiedere chiarezza alla Fincantieri sulle sue scelte, e suoi progetti di investimento e di relazioni internazionali, che fin qui hanno portato a un abnorme e confuso aumento di ditte esterne, a scapito anche di molti lavoratori delle stesse, e torniamo a chiedere una svolta anche da parte di Regione e Comune per far valere fino in fondo la responsabilità sociale della grande impresa Fincantieri verso la città».
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