La protesta delle cameriere di Iht: «In attesa di soldi arretrati da anni»

Sciopero indetto dall’Usb con presidio davanti all’hotel Savoia. E si apre uno spiraglio per una soluzione
Lasorte Trieste 26/02/21 - Hotel Savoia, protesta Lavoratori
Lasorte Trieste 26/02/21 - Hotel Savoia, protesta Lavoratori



Le cameriere sul piede di guerra. Quelle che ieri hanno protestato davanti al centralissimo Hotel Savoia Excelsior Palace erano dipendenti ed ex dipendenti della Iht, una società esterna di servizi, che hanno voluto in questo modo denunciare presunti ritardi nell’erogazione dei compensi loro dovuti. Ritardi in alcuni casi anche di anni, a detta loro. Ammonterebbe a 50 mila euro il debito complessivo, maturato dalla ditta nei confronti di una ventina di lavoratrici, che per questo si sono rivolte all’Usb (Unione sindacale di base) tempo fa.

Ieri si è arrivati allo sciopero: «Dopo una lunga trattativa con l’azienda Iht, a fasi alterne, i nodi vengono al pettine – si legge nel comunicato diffuso in mattinata dal sindacato –. Lavoratrici sistematicamente non pagate e Starhotels, proprietaria del Savoia, che finge di ignorare il problema». Al presidio c’era una ventina di persone. Alcune erano mamme, che si sono presentate con tanto di passeggini e bambini piccoli. «Non vengo pagata da due anni, quindi da prima che esplodesse la pandemia – ha raccontato una ragazza dietro garanzia di anonimato –. Come me anche altre ex dipendenti sono in attesa di Tfr, ferie non godute, tredicesime e quattordicesime: soldi che ci spettano di diritto. Con il Covid hanno iniziato a non pagare le donne in maternità. Problemi anche con cassa integrazione e pagamenti diretti per chi faceva le ore». E ancora: «Pagavano una parte, poi sparivano di nuovo – ha proseguito la giovane –. Oppure venivano fatte proposte lontane dalla realtà: duecento euro invece che duemila. Da novembre infine più nulla. C’è chi lavora ancora e chi come me si è dimessa: dopo appunto due anni aspetto ancora la metà della cifra che mi spetta. Siamo una ventina in questa situazione, quasi tutte donne, cameriere ai piani. E pochissimi facchini. Altre poi non protestano perché vogliono restare in buoni rapporti con l’azienda».

Sempre secondo le testimonianze raccolte sul posto, Iht sarebbe riconducibile a «Optima», a sua volta da collegarsi a una ditta «Expo, fallita». Sul web c’è il testo della sentenza di fallimento, emessa dal Tribunale di Verona nel 2019, di una Expo Srl. Tornando a ieri, Massimiliano Generutti, rappresentante di Usb Lavoro privato, era dentro l’hotel: la trattativa evidentemente è andata avanti a lungo, dal momento che è stata annullata la conferenza stampa prevista alle 10.45 del mattino. Contattato nel pomeriggio, Generutti ha affermato: «Dopo due ore di confronto, l’azienda ha dato un segnale di apertura. Per questo abbiamo deciso di sospendere lo sciopero, inizialmente previsto per tre giorni consecutivi. La prossima interlocuzione avverrà martedì. Se i lavoratori ce ne daranno mandato, proporremo un accordo trilaterale tra Usb, Iht e Starhotels, che appalta a Iht la pulizia delle camere. Starhotels proseguirebbe i pagamenti diretti degli stipendi Iht, attraverso il mancato saldo delle fatture, come avveniva di fatto da luglio. La somma eccedente andrebbe agli ex dipendenti e Usb avrebbe la possibilità di verificare la congruità delle somme. Iht aveva maturato debiti pregressi prima del Covid. Poi abbiamo avviato la trattativa e altri dipendenti hanno iniziato a richiedere soldi o si sono dimessi: la cifra è schizzata a 50 mila euro e l’azienda ha tirato i remi in barca. Ora speriamo in un maggiore coinvolgimento di Starhotels».

La pandemia di certo non ha contribuito a migliorare la situazione. Si sa che nelle condizioni attuali un importante albergo come il Savoia lavora a circa il 25% rispetto al 2019, per non parlare di quelli più piccoli.

Abbiamo offerto a Iht e a Starhotels la possibilità di replicare. Starhotels non intende rilasciare dichiarazioni, mentre Iht pur non commentando la vicenda ha fatto sapere che «non esiste alcun nostro dipendente che attende lo stipendio da anni». E ancora: «Nei prossimi giorni ci saranno riunioni per risolvere i problemi dei dipendenti». —



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