La Regione “converte” i vigili in cyber-poliziotti

TRIESTE. Vigili non più solo con la paletta in mano ma anche esperti di controlli informatici. A contrastare, come fa la polizia postale, le truffe, il bullismo, la pedopornografia in rete. Nella seduta in cui approva il ddl Finanziaria 2012 e delibera di resistere contro il governo sulla manovra estiva 2011, la giunta Tondo, a Paluzza, ratifica i progetti di formazione della polizia locale e dà pure il via libera al Piano Fvg delle sale cinematografiche.
Formazione vigili. Quello che Federica Seganti porta all’attenzione dei colleghi è il terzo programma formativo predisposto dalla Scuola per la polizia locale Fvg. Con un fondo di 200mila euro a disposizione, vengono mantenuti i corsi tecnico-professionali di base e di livello avanzato degli anni precedenti e si amplia l’offerta con 4 moduli di approfondimento di tematiche sulla polizia informatica. In particolare, si prevede l’approfondimento sulle tecniche anti-phishing e di contrasto al cyberbullismo. In agenda, anticipa Seganti, «anche la formazione manageriale per comandanti, responsabili di servizi di polizia locale e ufficiali con posizioni di responsabilità e uno specifico programma di formazione giuridica sull'uso legittimo delle armi e degli strumenti di autotutela in dotazione agli agenti».
Risparmio energetico. Nella cartellina Seganti anche la delibera che assegna ulteriori 2 milioni di euro al bando per iniziative rivolte a sostenere l’efficienza energetica e l’utilizzo delle fonti rinnovabili da parte delle imprese, un contributo che servirà a coprire tutte le domande ancora in coda.
Piano cinema. È di Elio De Anna invece la proposta, accolta, del Piano regionale sul cinema, già approvata da Consiglio delle Autonomie, Nucleo tecnico regionale e Associazione generale italiana spettacolo. Gli obiettivi, spiega l’assessore, «sono uno sviluppo ordinato del mercato, la valutazione dei bacini di utenza e della relativa densità della sale cinematografiche esistenti». In concreto, si precisano i paletti da rispettare per ottenere l’autorizzazione ad aprire una sala. Servono tra l’altro l’aria condizionata, la cassa automatica, poltrone con braccioli larghe almeno 55 centimetri e con distanza tra le file non inferiore a 1 metro, adeguati posti a disposizione per persone disabili. Criteri da rispettare anche tra sala e sala: non ce ne potranno essere due oltre gli 800 posti a distanza inferiore ai 15 chilometri (in provincia di Udine 25), mentre in caso di under 800 si scende a 7 km.
Fondi nazionali per la casa. La giunta approva quindi il riparto delle risorse statali attribuite al Friuli Venezia Giulia dal "Piano nazionale di edilizia abitativa". «Nel rispetto dei tempi concordati con il ministero - precisa Riccardo Riccardi - gli uffici della Regione invieranno l'elenco delle manifestazioni d'interesse approvate dalla giunta per un importo complessivo pari a quanto indicato dal Piano nazionale, che vede l'assegnazione alla nostra regione di risorse per quasi 8 milioni di euro, il 2,1% del totale nazionale, circa 378 milioni di euro". L’esecutivo ha deliberato di proporre al finanziamento i programmi degli Ater dell'Alto Friuli (intervento a Venzone), di Gorizia e di Trieste rispettivamente per 1,68 milioni, per 1,087 milioni e per 1,968 milioni di euro.
Sanità. Infine, su proposta di Vladimir Kosic, la giunta recepisce il nuovo sistema di governo per la formazione continua in Sanità e la costituzione dei relativi organismi. Si tratta dell’attuazione degli accordi Stato-Regioni del 2007 e del 2009 in relazione all'accreditamento dei Provider, con una fase di sperimentazione che durerà dal prossimo 1 dicembre all'1 ottobre 2012. Il provvedimento odierno coinvolgerà sei enti del Servizio sanitario regionale distribuiti nelle tre Aree vaste, e cioè l'Ass 2 Isontina con Cefomed, l'Ass 5 Bassa Friulana con l'Area welfare e l'Oms, Burlo Garofolo e Cro di Aviano, l’Ospedaliera di Udine e quella di Pordenone.
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