La Rosa di Gorizia nel menù del campione Masterchef Usa

Il radicchio protagonista della cena da 120 invitati organizzata da Luca Manfé che si terrà sabato ad Aviano. E Paolo Vidoz la vorrebbe coltivare
Di Stefano Bizzi

La Rosa e il campione: potrebbe essere il titolo di un romanzo. La Rosa è invece la Rosa di Gorizia e il campione è il vincitore della quarta edizione di Masterchef America, l’avianese Luca Manfè. Il cuoco friulano, che grazie al frico negli Stati Uniti ha conquistato l’accesso alla finale 2013 del celebre e popolare cooking-show, sarà il protagonista della cena organizzata sabato al ristorante Villa Policreti di Aviano. Nel menù che presenterà ai 120 commensali ha inserito anche un piatto con la Rosa di Gorizia. A fornirla sarà l’azienda Pellizzari. Il 31enne Luca Manfè vive da dieci anni negli Stati Uniti dove si è sposato e dove lavora come restaurant-manager. Dopo essere stato incoronato Masterchef d’America dai giudici Gordon Ramsay, Joe Bastianich e Graham Elliot vorrebbe ora aprire a Manhattan un locale tutto suo dove proporre i sapori della sua terra d’origine. Ha le idee ben chiare sul format, ma in attesa di diventare l’ambasciatore del Friuli Venezia Giulia a New York, per il momento si gode il successo: tornato in patria con la moglie Cate per trascorrere le feste insieme ai genitori, si è poi concesso una parentesi a Parigi, ma vista la popolarità globale, non si è potuto esimere dal cucinare: è così nata una mini-tournée tra i fornelli in cinque tappe. E l’ultima sarà proprio quella di Villa Policreti. Nel corso delle interviste seguite al successo televisivo, Manfè si è schierato apertamente a favore dei cibi locali, stagionali e naturali. «Negli Usa – ha dichiarato - ci sono ristoranti italiani dove non c’è niente di autentico, dove i sapori sono piatti». Il suo progetto è quindi quello di proporre i gusti regionali e lo farà già nel libro di ricette che uscirà in primavera. Come lui stesso ha riconosciuto ci sono piatti - come il musetto con la brovada - che forse potrebbero rivelarsi difficili da esportare, ma altri - come il frico (ormai diventato il suo marchio di fabbrica), il prosciutto di San Daniele o il formaggio Montasio - che non dovrebbero avere problemi a imporsi sulle tavole d’Oltreoceano. Bisogna solo farli conoscere e in questo il logo doc di Masterchef può dare una gran mano. Chissà che nel bouquet di sapori del Nordest non inserirà in pianta stabile anche la Rosa di Gorizia. Le giuste premesse ci sono visto che all’azienda produttrice con sede sullo stradone della Mainizza è arrivata la richiesta di una fornitura per la cena di questo fine settimana. Le quantità sono top-secret.

Quanto a campioni ed estimatori della Rosa di Gorizia, tra i fan del pregiato radicchio rosso non poteva mancare il masterchef isontino Paolo Vidoz: i nonni dell’ex pugile ne erano produttori. L’avventura dell’ex peso massimo nella prima edizione italiana del cooking-show è stata breve ma, come Manfè, anche lui ha puntato tutto sulla tradizione culinaria locale. Senza rinunciare al dialetto, della Rosa dice: «Go provà a farla in tutti i modi, ma alla fine go capì che gustarla cruda in insalata xe la cosa più buona. Sto mettendo via le semenze e prima o poi comincerò a coltivarla anch’io».

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