La scrittrice Sara Segantin ottiene il premio Trabucco per l’ambiente

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La narratrice ambientale e autrice del libro “Non siamo eroi” Sara Segantin, triestina d’adozione e iscritta alla XXX Ottobre tra i “Grembani”, i giovani della sezione triestina del Club Alpino Italiano ha ottenuto il “Premio Trabucco - in difesa dell’ambiente”.
Il riconoscimento le sarà conferito oggi a Peschici, comune del Foggiano all’interno del Parco Nazionale del Gargano. La 24enne di Cavalese non nasconde la propria emozione. «Sinceramente non me l’aspettavo – confessa – e ne sono davvero felice: conferimenti di questo tipo ti danno la forza di andare avanti con maggiore speranza. Al di là del premio, sono occasioni per creare rete e constatare che ci sono altre persone che si stanno impegnando concretamente».
Da poco ha concluso gli studi a Trieste, dove ha vissuto per 5 anni e dove vorrebbe tornare a vivere, laureandosi in lingue e letterature straniere e turismo culturale. «Trieste è diventata un po’ la mia città: è davvero unica perché ha tutto. E a me, che amo l’avventura, offre tantissime possibilità. È un piccolo gioiello, anche di fermento culturale e scientifico, una delle città più belle del mondo».
La montagna è dentro di lei. «Sono nata sulle Dolomiti e vivo di storie: mi piace viverle prima ancora di raccontarle. La montagna è avventura nel senso di esplorazione, conoscenza e scoperta nel segno del rispetto. La XXX Ottobre è stato il luogo dove ho incontrato quelle che sono diventate le persone più care che ho al momento. Trieste mi ha dato la possibilità di sviluppare anche questa passione, tra grotte, arrampicate e sci alpinismo e incontrare persone che mi hanno fatto scoprire il tesoro segreto delle Alpi Giulie, così vicino e spesso sottovalutato». Rifiuta il termine ambientalismo. «Qui si tratta di sopravvivenza della civiltà umana: la crisi climatica riguarda tutti e ognuno può dare il suo contributo pensando in modo diverso e sentendosi parte dell’ecosistema e non separato da esso, altrimenti rischiamo di collassare». Numerose le iniziative che la vedono protagonista. «Ora stiamo portando avanti il progetto “United Mountains of Europe” per far comprendere che la comunità montana dev’essere unita in questa transizione ecologica». —
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