La stagione a Grado parte con la riapertura di hotel e locali storici

GRADO. La nuova stagione balneare di Grado parte all’insegna della riapertura di attività che facevano parte della storia turistica gradese. A queste si aggiungono anche nuove strutture e locali. Parliamo innanzitutto di due strutture, una ricettiva e l’altra di ristorazione, Villa Bernt e il Ristorante Adriatico. L’albergo Villa Bernt da sempre ritrovo di intellettuali e personaggi della nobiltà, costruito nel 1926 ma aperto nel 1927 come “Pensione per inquilini e viaggiatori” da Olga Bernt (da questa ha preso il nome), era inattivo da sette anni.
Negli anni Settanta era stato acquistato dai coniugi Fausta e Zoilo Furlanut, poi sono stati i figli a proseguire nella conduzione. Dopo qualche anno il Tribunale di Gorizia ha bandito l’asta per la vendita dell’edificio che nel 2013 è stato acquistato da Loretto Pali di San Giovanni al Natisone, il quale è anche il proprietario di un altro storico albergo di Grado, la Villa Erica. Sono entrambi situati nella zona pedonale e a pochi passi dalla spiaggia.
L’albergo è stato completamente ristrutturato all’interno, ma all’esterno ha mantenuto perfettamente la struttura originale stile Liberty. Aprirà i battenti a breve, quasi certamente ai primi di maggio.
Il Ristorante Adriatico era finito, invece, tra i locali del fallimento Maressi. Ora Claudio Martinis dell’Hotel Hannover assieme al socio Giorgio Moro, anche titolare del vicino Gardenia, l’hanno preso in gestione da un udinese che è il nuovo proprietario. Il locale è già aperto con una nuova impronta raffinata, ma con prezzi alla portata.
Anche per questo vale ricordare la storia. Era la vigilia di Natale del 1949 quando il mai dimenticato Ciso Tarlao, uno chef che assieme ad alcuni altri colleghi ha portato il nome di Grado alto in tutto il mondo, ha aperto i battenti del locale che aveva inizialmente preso in affitto da Mario Dovier, il quale a sua volta aveva deciso di “mollare” l’allora osteria per dedicarsi all’albergo Alla Salute. Dopo Ciso Tarlao il locale è stato gestito per diversi tempo dai suoi figli Osiris e Sidney, e negli ultimi anni è stato solo quest’ultimo a curarlo prima di cederlo a Maressi. Poi la chiusura per fallimento e ora la nuova gestione.
E ancora, un nuovo bar aprirà in campo Porta Nuova all’interno de “La Brocca Rotta”. L’ambiente, arredato a tema, manterrà in realtà entrambe le attività. Qualcosa di particolare, indubbiamente, che in qualche modo riporta al passato, come peraltro lo sono gli oggetti del negozio.
Cambio della guardia, inoltre, all’ex Tubo Storto che in questi ultimi anni era diventato il “Garden Jazz”. Il locale è stato preso in gestione dal titolare di una discoteca di Lignano. Non si sa ancora quale sarà la nuova impostazione. Aprirà i battenti per l’inizio della stagione.
C’è inoltre da ricordare l’avvio del Boutique Hotel “Oche Selvatiche” con il ristorante “Tirabussino”, che si trova su una delle sponde del canale di Primero. Hanno, infine, già aperto o stanno per aprire i battenti alcune nuove attività in negozi che hanno cambiato la gestione.
A fronte di tutto questo rimangono desolatamente chiusi altri punti storici del turismo locale come l’albergo Adria e l’ex Panciera.
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