La Svoc per altri 25 anni ancorata alla storica sede

Incassata dalla Regione la concessione, il sodalizio può ora guardare in avanti con serenità e dare il via al consolidamento dei pontili. Lavori per 150mila euro
Di Laura Blasich
Altran Mf-marine, posti barca
Altran Mf-marine, posti barca

La Società vela Oscar Cosulich potrà festeggiare i suoi cento anni di vita a casa propria. Nata nel 1933 (il prossimo anno spegnerà pertanto 80 candeline), la Svoc ha firmato in questi giorni la concessione per 25 anni da parte della Regione del terreno demaniale su cui sorge. Un atto che consente quindi alla società di continuare a guardare in avanti, come ha sempre fatto, per rimanere un punto di riferimento non solo per i suoi 830 soci, ma per l'intero settore sportivo e la comunità monfalconese.

La stipula della concessione porta, però, con sé anche degli obblighi per la Svoc e si tratta della realizzazione del consolidamento dei pontili in cemento, un intervento dal costo che oscilla tra i 100 e i 150mila euro e che dovrà essere sostenuto in proprio dalla società.

Il 29 luglio, alle 10, i soci sono quindi chiamati a una nuova assemblea straordinaria per ratificare l'atto formale richiesto dalle assicurazioni prima della stipula della polizza che garantirà il rispetto delle condizioni poste per l'ottenimento della concessione demaniale.

Dalla Regione, però, la Svoc non ha ottenuto solo la possibilità di rimanere a casa propria per un altro quarto di secolo, ma anche un contributo di 200mila euro in 20 anni che servirà a dotare la società di un'aula didattica e locali che potranno essere adibiti ad ambulatorio per i controlli antidoping.

«Il numero degli anni della concessione del resto nascono proprio dall'esigenza di consentire alla società di accedere e utilizzare i contributi ventennali della Regione - spiega il presidente della Svoc, Sergio Lapo, che sottolinea l'aiuto ricevuto nella vicenda dal consigliere regionale Giorgio Brandolin - che permetteranno di concretizzare il primo lotto del progetto di ristrutturazione della Svoc in cui rientra sempre il restauro della palazzina storica».

La Svoc conta di avviare i lavori il prossimo anno, ma alrettanta fretta c'è per l'avvio della sistemazione delle banchine. «La concessione segna, quindi, un cambiamento epocale - afferma Lapo -, perché la società si trova a dover entrare nell'ottica di contrarre mutui di lungo periodo. Potremmo limitarci a fare il minimo per mantenere il nostro status di società sportiva, ma noi vogliamo che la Svoc continui a essere rilevante per Monfalcone. Noi vogliamo continuare a investire metà del nostro budget per l'attività sportiva». Anche se Lapo non nasconde le crescenti difficoltà: i contributi degli enti pubblici coprono appena il 25% di quanto viene speso per l'attività sportiva, costruita sulla capacità di mettere a disposizione barche e mezzi per le trasferte a costi contenuti per le famiglie, incentivando così la pratica della vela. «Auspicheremmo quindi un ruolo di indirizzo da parte dell'amministrazione comunale - afferma Lapo - intanto per costruire un calendario coordinato di eventi che consenta di ottimizzare le risorse a disposizione».

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