La tassa di soggiorno sarà spesa per il nuovo park e in pubblicità

Il primo anno la tassa di soggiorno ha portato nelle casse comunali oltre 900 mila euro. E non si è trattato nemmeno di un anno intero, perché in realtà gli operatori hanno iniziato a versarla, dopo averla incassata direttamente dal turista, con il primo di aprile. Insomma, si può calcolare che in un anno intero si potrebbe arrivare a un milione di euro. Che saranno impegnati così: la metà utilizzati dal Comune di Grado per effettuare interventi a favore del turismo, l’altro 50 per cento destinati a iniziative promozionali e pubblicitarie.
Sono questi gli accordi raggiunti. E anche per quel che concerne le iniziative da effettuare tutto dovrà essere concordato fra Comune e rappresentanti di categorie che, proprio pochi giorni fa, si sono ritrovati per definire a grandi linee quanto sarà fatto per il 2019. Una bella cifra da spendere, dunque, che si aggiunge al contributo regionale che, dopo qualche incertezza, è stato riconfermato anche per quest’anno (con questo dovrebbero essere coperte anche le spese per gli spettacoli).
I dettagli dell’operazione “tassa di soggiorno” saranno resi noti molto presto, ma intanto si sa a grandi linee cosa sarà fatto. Parliamo dei circa 450 mila euro che fanno capo esclusivamente al Comune, destinati agli interventi strutturali. È stato deciso che questa quota sarà destinata alla ristrutturazione del Parco delle Rose, ovvero per coprire una parte dell’investimento complessivo che a lavoro ultimato dovrebbe aggirarsi, come aveva precisato l’assessore Fabio Fabris, vicino ai 5 milioni di euro. Il Parco delle Rose sarà di fatto trasformato e, negli auspici espressi lo scorso anno dell’assessore Fabris, i lavori potrebbero iniziare entro il 2019.
L’altra parte della tassa di soggiorno è destinata invece a iniziative promozionali e pubblicitarie che, in parte, vedranno direttamente coinvolti anche il Consorzio Grado Turismo e Grado in Rete. Il Consorzio presieduto da Thomas Soyer dovrebbe occuparsi anche quest’anno dell’ufficio stampa per promuovere le iniziative legate a questi settori, mentre a quanto pare 20 mila euro saranno dati sempre al Consorzio per partecipare alla Barcolana 2019.
Per quanto concerne le iniziative promozionali interesseranno principalmente Austria, Italia e Ungheria. In particolare per l’Ungheria da dove in questi anni, seppur al momento i numeri non siano molto elevati in raffronto alle ben più importanti presenze di austriaci e tedeschi, il flusso di turisti è stato registrato in continuo aumento. Del resto un tempo l’Ungheria era uno dei bacini forti per l’isola. Ebbene a quanto pare per le azioni promozionali in Ungheria, del quale dovrebbe occuparsene Grado in Rete, riguarderebbero una spesa di circa 40.000 euro. Le iniziative in Austria, che a quanto pare saranno trattate direttamente dal Comune attraverso vari operatori e agenzie, dovrebbero interessare non solo iniziative promozionali, fra le quali potrebbe rientrare anche la seconda edizione della Grado-Graz in bicicletta, ma probabilmente anche una campagna pubblicitaria attraverso i media austriaci. Nel pacchetto di interventi dovrebbe rientrare inoltre la stampa di almeno parte dei depliant. —
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