La tv austriaca stregata dal famoso muro divisorio

Trieste e le sue particolarità continuano ad essere sotto i riflettori internazionali. Ieri sera alle 22.30 su ORF 2, per intenderci la Rai 2 austriaca, è andato in onda il primo degli appuntamenti del programma “WeltJournal”, una serie di ritratti personali che corrispondenti e giornalisti di ORF fanno delle loro città del cuore. Ed è stata proprio Trieste, con il “portrait”firmato dalla giornalista carinziana Cornelia Vospernik, a inaugurare la serie. Che sarà possibile rivedere oggi alle 11.40, e a cui seguirà un trittico di città di tutto rispetto: un tour nella capitale afghana Kabul, un ritratto di Praga e, infine, il 28 agosto un ritratto a New York.

Il documentario girato a Triestte e un vero e proprio omaggio alla città che, come sottolineato dall’autrice, è ancora oggi un luogo di incontri/scontri di culture, lingue, etnie e religioni e che, per l’autrice, è una seconda casa: dopo il Bundesgymnasium sloveno a Klagenfurt, ha frequentato il Collegio del Mondo Unito di Duino. Un ritratto a tutto tondo della città, diventata «metropoli della ricerca» dopo decenni di impasse, condita anche dall’intervista al sindaco Dipiazza sul rilancio del Porto vecchio.

Poi il documentario ha virato sulla storia del Novecento e su un personaggio che l’ha vissuto in pieno: lo scrittore ultracentenario Boris Pahor. Un viaggio a ritroso nella storia che è proseguito con la visita alla Risiera. Un forte accento è stato posto sulla cultura del caffè, raccontata anche attraverso l’intervista ad Andrea Illy. E non poteva mancare una toccata al Pedocin, definita come la struttura balneare più bizzarra d'Europa dove donne e uomini sono «ancora» separati da un muro. —

L.P.

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