L’allarme delle associazioni animaliste: «In estate rinunce in crescita»
La preoccupazione di Lav, Enpa e Gattile

Ma Trieste è veramente un’isola felice per gli animali domestici, dove non esistono abbandoni e le adozioni arrivano non appena ce n’è bisogno? Attraverso i racconti di tre realtà animaliste locali, si può tentare di dare una risposta a questa domanda.
Lav Trieste, Il Gattile ed Enpa descrivono com’è andato sin qui il periodo estivo dei cani, gatti e altri “pet” da loro assistiti, tra allontanamenti forzati dalla propria famiglia e storie a lieto fine, in cui una seconda chance fortunatamente è arrivata.
«I mesi di luglio e agosto sono sempre piuttosto difficili – afferma Patrizia Edera, responsabile della sede triestina della Lav (Lega anti vivisezione) –: più di qualcuno pensa bene di rinunciare al cane d’estate, quando è proprio in questa stagione che nessuno sembra essere disposto ad adottare, anche per via delle vacanze che “incombono”. Per quanto riguarda le adozioni, generalmente, si bloccano a metà giugno, fino ad agosto. I cuccioli non hanno troppe difficoltà a trovare una famiglia, così come gli esemplari di razza. Per i cani di grossa taglia è difficilissimo invece». Secondo Edera, in percentuale, le rinunce superano gli abbandoni. Sebbene gli abbandoni non siano una prassi nel nostro territorio, alcuni episodi in passato ci sono stati.
Per Il Gattile di via della Fontana invece l’estate è andata un po’ meglio della precedente. «Tra maggio e agosto ci sono più nascite di gattini – spiega il veterinario Jesus Catalan – e, per questi eventi, abbiamo delle balie e collaborazioni con altre associazioni della regione. Gli abbandoni sono in costante aumento, soprattutto quelli di persone che prima vengono da noi a prendere un gatto, ma poi ce lo restituiscono perché non riescono a gestirlo. Oppure ci sono i gatti delle persone anziane che vanno in casa di riposo e i familiari non li vogliono più tenere. C’è tutta una serie di scuse con cui motivano la rinuncia».
Patrizia Bufo, presidente della sede di Trieste dell’Enpa (Ente nazionale protezione animali) racconta: «Durante quest’estate sono assolutamente aumentate le rinunce, soprattutto quelle di animali non convenzionali, come cavie, porcellini d’India, conigli, canarini e pappagalli. Ci sono, da un lato, motivi più “giustificabili”, per esempio nei casi di problemi familiari molto gravi, mentre dall’altro sono invece dettati da una sorta di leggerezza, anche perché quando si è scelto di prendere l’animale non lo si è fatto in modo ponderato. Al contempo sono diminuite le adozioni, anche quelle di animali più “consueti” quali i gatti, che vanno molto molto a rilento». Bufo aggiunge che attualmente la struttura, adibita anche al ricovero di fauna selvatica, è in sovraccarico.
L’adozione va attentamente valutata prima di procedere e di portarla a compimento. Bisogna pensarci, considerare ogni eventualità, informarsi: ogni animale ha le proprie necessità e i propri bisogni. Solo nel momento in cui si capisce al meglio come va gestito, si può parlare di adozione responsabile a tutti gli effetti.
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