L’amico di Leonardo vivo per miracolo

Finito con la testa sotto l’auto. Viaggiava sulla moto condotta da Voltarella, morto nello scontro
Bonaventura Monfalcone-18.09.2014 Incidente-Via I maggio-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura
Bonaventura Monfalcone-18.09.2014 Incidente-Via I maggio-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura

Per Leonardo Voltarella, il 26enne monfalconese rimasto coinvolto l’altra sera nell’incidente stradale in via Primo Maggio, alla guida di una Yamaha, con lui anche l’amico C.B., 31 anni, sudamericano residente in Olanda, non sono purtroppo serviti a nulla i pur febbrili tentativi di rianimazione al quale è stato sottoposto dagli operatori sanitari sia sul posto che all’ospedale San Polo.

Le lesioni riportate nel violento impatto con una Fiat Croma, condotta da T.A., 48 anni di Monfalcone, erano talmente devastanti, che il giovane è deceduto senza dare alcuno spiraglio di speranza.

L’ora del decesso certificata dai sanitari è alle 20.45. L’incidente, secondo quanto è stato riferito dalla Stradale di Gorizia che ha eseguito i rilievi, è avvenuto verso le 19.55.

Una volta che Leonardo e il suo compagno di viaggio sono rovinati sull’asfalto, la moto è finita conto un altro veicolo, una Ford Focus, in regolare sosta.

Leonardo Voltarella aveva ripreso il lavoro in cantiere, come saldatore dipendente di una ditta d’appalto, dopo un periodo di disoccupazione.

Lascia il suo bambino di 5 anni, un fratello più giovane, oltre ai parenti. Il 31enne, invece, se l’è cavata con qualche trauma alla gamba. Dopo lo schianto è finito sul manto stradale con la testa “infilata” sotto la Fiat Croma, tanto che i primi passanti giunti in aiuto, hanno sollevato la vettura per liberarlo. Il casco gli ha davvero salvato la vita.

Ieri mattina, distrutto dal dolore, incredulo e ancora sotto choc, ha voluto recarsi all’obitorio, dov’è stata trasferita la salma, per stare vicino all’amico perduto. Con lui c’erano anche numerosi altri giovani, oltre al fratello di Leonardo e ai parenti.

Lacrime, abbracci e uno strazio infinito. Aveva tanti amici Leonardo, e i colleghi di lavoro, tutti evidentemente sconvolti per quanto accaduto, incapaci di accettare la crudele realtà.

Era molto stimato e ben voluto, Leonardo. Un bravo ragazzo, strappato alla vita in una manciata di secondi.

Il 31enne, pur fortemente provato dalla sofferenza, ha ripercorso quei terribili momenti. «L’auto che ci precedeva seguiva una traiettoria ambigua, non si capiva dove stesse dirigendosi, tanto che mantenevamo una certa distanza. A un certo punto - ha aggiunto -, la vettura ha preso velocità seguendo una direzione stabile e Leonardo ha deciso di effettuare una manovra di sorpasso. Proprio in quel momento l’auto, senza azionare le frecce di direzione, ha svoltato. L’ho vista pararsi davanti e io sono volato sotto la fiancata».

Il giovane uomo ha già fornito alle forze dell’ordine la sua versione dei fatti, risultato al momento l’unico testimone.

Sull’evento, intanto, sono in corso le verifiche da parte dell’Ufficio infortunistica della Polizia stradale di Gorizia, con il coordinamento della Procura della Repubblica, che ha affidato le indagini al pubblico ministero Valentina Bossi.

Gli inquirenti stanno valutando attentamente ogni aspetto in ordine alla dinamica dell’incidente e alle condotte dei due mezzi coinvolti. I funerali di Leonardo si terranno probabilmente giovedì, nella chiesa di San Nicolò.

Laura Borsani

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