L’appello dei goliardi per il sole scomparso

«Abbiamo perso le tracce dello storico simbolo a sedici punte. Chiediamo un aiuto per ritrovarlo»

Non l’hanno presa con goliardia. Ed era il minimo visto che il gesto inconsulto di un solito ignoto li ha privati del simbolo storico della goliardia triestina: un sole a 16 punte con al centro una chiave e un remo incrociati. Il fattaccio risale al 16 marzo scorso. A denunciare l’accaduto è Shiva il Distruttore (al secolo Marco Quarantotto), attuale Tribuno di Trieste del Goso (Goliardicus Ordo Solis Orientis). È stato nominato capo e rappresentante della piazza goliardica triestina il 15 ottobre 2015 dopo un vuoto di 9 anni dell’ordine di Trieste nato nel 1945.

«Il 16 marzo - racconta Marco Quarantotto - si è tenuto un evento goliardico organizzato dal Goso, l’ordine sovrano della piazza triestina, che ha offerto un’occasione di ritrovo e di festa tra studenti universitari all’insegna del divertimento, della cultura e del piacere della compagnia. Al termine della serata, mentre anche gli ultimi si accingevano a rincasare, una persona esterna all’attività goliardica, piuttosto anziana e in stato di ebbrezza, ha strappato una delle insegne, precisamente un “medaglione”, che uno studente portava addosso, gettandola dall’uscita del giardino pubblico in via Cologna verso le frasche lì vicine, per poi allontanarsi». Da quel momento si sono perse le tracce del prezioso cimelio. «L’oggetto era una placca metallica di colore dorato recante i simboli goliardici di Trieste, un sole a 16 punte con al centro una chiave ed un remo incrociati, assieme al pezzo finale del nastro cui era attaccata, dal grandissimo valore storico poiché appartenuto anche al primo Tribuno di Trieste nel 1946 - continua Shiva il Distruttore -. Io e gli altri miei fratelli goliardi ci siamo dati un gran daffare cercando di recuperare il cimelio disperso sia la sera stessa che anche nei giorni successivi, purtroppo, e lo dico con rammarico, senza successo. Ciò ha lasciato aperta la possibilità che possa esser già stato ritrovato». Ovvero qualcuno lo ha trovato e se l’è tenuto. «La tradizione goliardica ha radici antichissime e le generazioni di studenti che si sono susseguite nel tempo hanno tramandato alle più giovani “matricole” i dettami, i giochi e soprattutto lo spontaneo spirito di fratellanza - spiega il Tribuno di Trieste -. Parte di questo bagaglio culturale risiede nelle insegne che i goliardi indossano come segno distintivo: è proprio da questi ultimi che traiamo le fondamenta e l’ispirazione per allegre occasioni, rispettosi dei precetti di cultura e intelligenza insegnati da Santa Madre Goliardia. Quell’oggetto è uno dei pochi che sono rimasti per ricordare ciò che tanti studenti universitari hanno vissuto a Trieste tra alti e bassi attraverso quasi 70 anni di storia». E quindi? «Visto il passare del tempo, ritengo necessario, vista l’importanza storica dell’insegna, chiedere pubblicamente a chiunque l’abbia trovata di restituirla - spiega Quarantotto -. Sarò presente in orari fissi (dalle 9.51 alle 11) nelle prossime 69 ore presso il bar dell’edificio H3 all’università per ricompensare la sua restituzione». Sessantanove ore per un sole a 16 punte. Sono pazzi questi goliardi.(fa.do.)

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