Le case costano di più a Capriva e a Cormons

È la zona più richiesta nell’Isontino, più servita e curata: da 1450 a 1650 al metro quadrato. I prezzi più bassi? A Sagrado e a Moraro
Di Francesco Fain
Bumbaca Gorizia 10.09.2015 Cartelli multipli vendesi Fotografia di Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 10.09.2015 Cartelli multipli vendesi Fotografia di Pierluigi Bumbaca

Dove costano di più le abitazioni nell’Isontino, Gorizia e Monfalcone escluse? A Capriva del Friuli in tutte e tre le fasce (nuovo/ristrutturato, buono stato/abitabile e da ristrutturare). E dove sono più convenienti? A Sagrado.

Perché queste dinamiche? A determinarle è il mercato. Più sale la richiesta, più salgono le quotazioni. È la prima e incontestabile regola.

La “classifica”

paese per paese

Sì, riserva sorprese la lettura dell’ultimo aggiornamento del borsino immobiliare della Fiaip, la Federazione italiana agenti immobiliari professionali. Alla voce “compravendite” c’è un’interessantissima tabella (che riproponiamo in alto): contiene le quotazioni di 18 Comuni su 25. Ciò permette di avere uno spaccato significativo sia dei prezzi, sia dell’andamento del mercato nel singolo paese.

Capriva del Friuli, dicevamo, piace. Sempre di più. Conferme arrivano da Pierluigi Sardelli, presidente provinciale della Fiaip. «Da Lucinico in poi, ci sono paesi molto gradevoli urbanisticamente ed esteticamente. Piace molto Cormòns ma il top in assoluto è Capriva del Friuli: sono continue le richieste di abitazioni e terreni edificabili in quel Comune. Il motivo? È il paese che, negli ultimi anni, ha lavorato di più sotto il profilo infrastrutturale: il campo di golf, la realizzazione di suggestive attività di ristorazione, certi scorci paesaggistici mozzafiato, le ampie porzioni di verde vengono considerati elementi decisivi nella scelta di dove mettere su casa». In molti scelgono anche Mossa. «Ma la motivazione, in questo caso, è diversa. Si sceglie quel paese perché è più vicino a Gorizia ed è servito dalla rete degli autobus». Meno gradito San Lorenzo Isontino.

Le quotazioni

del dettaglio

Le quotazioni delle abitazioni di Capriva? Per un alloggio nuovo o ristrutturato vengono richiesti oggi dai 1.450 ai 1.650 euro al metro quadrato. La cifra si abbassa (da 900 a 1.100 euro) se si opta per una casa in buono stato o, comunque, abitabile. Chi vuole risparmiare e ha la possibilità di effettuare lavori “fai da te” sceglie un’abitazione da ristrutturare: in questo caso i prezzi vanno da un minimo di 600 a un massimo di 700 euro. A Mossa, a San Floriano del Collio e a San Lorenzo Isontino gli appartamenti nuovi o ristrutturati hanno le stesse quotazioni (alte) di Capriva del Friuli ma i prezzi scendono nelle altre fasce.

Chi è in fondo alla classifica? Ovvero, dove le abitazioni costano di meno? A Sagrado. Le tabelle Fiaip sono chiare: nel paese del sindaco Elisabetta Pian, per acquistare un’abitazione nuova, vengono richiesti dai 900 ai 1.200 euro al metro quadrato. Ancora più basse le richieste per una casa in buono stato o abitabile (da 400 a 600 euro) o da ristrutturare (da 300 a 450 euro).

Ma perché i prezzi sono così bassi? In questo caso, entrano in gioco i cosiddetti “fattori esterni”. Sagrado è un bel paese ma paga tremendamente la sua conformazione. Penalizzante è la strada regionale 305 che spacca in due il paese. «Inoltre - argomenta Sardelli - si parte da valori molto bassi relativamente ai prezzi dei terreni edificabili». Prezzi bassi anche a Moraro e San Canzian d’Isonzo.

Da Sagrado a Grado il passaggio è breve. Il mercato delle locazioni nell’Isola d’oro registra una forte affluenza di turisti provenienti dal Veneto e dalla Lombardia, con un aumento di turisti anche dalle altre regioni italiane. La maggioranza di turisti, tuttavia, arriva proprio dalla stessa regione Friuli Venezia Giulia. Tra la clientela straniera, si conferma la ripresa dell’afflusso di turisti tedeschi e l’ottimo afflusso di famiglie provenienti dai Paesi dell’Est e del Nord Europa. «Ma i clienti più affezionati di Grado restano sempre gli austriaci, non solo per questioni di vicinanza, ma, piuttosto, per l’assiduità degli investimenti realizzati negli anni sul nostro territorio», conclude la Fiaip.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Il Piccolo