Le coste croate a corto di siero antivipera

FIUME. Allarme in Croazia, specie lungo le sue coste adriatiche, per lo scarseggiare del siero anti-vipera, di cui fino a poco tempo fa il Paese era tra i principali produttori in Europa. L’anno scorso l’Istituto zagabrese di immunologia ha cessato la produzione del siero dopo che le autorità gli hanno ritirato la relativa licenza, mettendo in crisi ospedali, ambulatori e altre strutture sanitarie.
Dopo che settimane fa nell’isola dalmata di Lesina un bambino di 9 anni era stato morso da una vipera dal corno (provvidenziale l’intervento dei medici), all’ospedale centrale di Spalato sono rimaste soltanto 5 dosi. «Sono quantitativi ordinati l’anno scorso all’Istituto immunologico di Zagabria – è quanto precisato dal dottor Boris Lukši›, primario della clinica spalatina di infettivologia – credo che non saranno sufficienti per i prossimi dodici mesi. Purtroppo al momento siamo impotenti». Se non ci saranno cambiamenti, la Croazia sarà costretta ad importare il siero dall’estero, dove i costi sono di gran lunga superiori. L’istituto zagabrese vendeva infatti una dose al prezzo di 193,7 kune (25,4 euro), mentre oltreconfine l’esborso potrebbe arrivare a circa 500 euro. Una differenza vertiginosa.
C’è da ritenere dunque che il costo delle cure per le persone morse da serpenti velenosi salirà di parecchio. Secondo la dottoressa Mirjana Šimi›, che lavora presso l’istituto immunologico, risulterà invece molto difficile acquistare il siero in Europa: «Il prezzo non c’entra – ha detto – è che finora gli stati europei si rivolgevano a noi, sapendo che producevamo il miglior medicamento contro i morsi delle vipere. Purtroppo il quadro è cambiato e in Croazia dovremo arrangiarci in presenza di casi del genere». L’istituto ha cessato nel 2010 anche la produzione del siero contro le punture della vedova nera o malmignatta, il ragno più velenoso in Europa. È stato spiegato che la produzione del liquido era estremamente costosa, a fronte di una richiesta molto scarsa o nulla.
A Fiume (in città e nella sua regione non ci sono da tre anni punture di malmignatta) sono comunque pronti a fronteggiare evenienze del genere. Al Centro clinico – ospedaliero fiumano dispongono di due dosi anti-vipera, siero di cui quest’anno non c’è stato bisogno. Tornando alla malmignatta, nel 2014 non ci sono state punture nella regione istroquarnerina. L’anno scorso in Istria erano stati notati molti esemplari, soprattutto nelle aree interne, intorno a Valle, Dignano, Peroi e Barbariga. In quanto alla vipera dal corno, dall’Istituto conteale per la Salute pubblica è stato confermato che questo rettile è presente in tutta l’area di Fiume.
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