Le donne pronte ad abbattere il muro
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Il gruppetto di triestini che trascorre buona parte delle sue giornate al Pedocin, con il caldo, il freddo, la pioggia e anche con la bora - sempre che non soffi a 140 chilometri all’ora - si sta scocciando. Perché il suo bagno è off-limits da ormai un mese. Sulla loro pagina Facebook “Amici del Pedocin...” si leggono per filo e per segno i commenti di tutte le volte che a gennaio sono andati a vuoto alla Lanterna, trovando affissi cartelli di vario tipo.
Dopo i giorni di gelo di gennaio, l'interruzione del servizio si è protratta ancora per condizioni meteo avverse e dal 27 gennaio per motivi tecnici ovvero a causa del pezzo di amianto caduto in mezzo alla spiaggia della sezione maschile. E la gestione della Pro Senectute, che con il sì alla mozione portata in Consiglio comunale il 24 gennaio da Fratelli d’Italia, doveva dare d’inverno la possibilità di tenere aperto lo stabilimento più di due giorni alla settimana, non è potuta partire. La portavoce del comitato degli utenti Patrizia Pozzuolo annuncia per oggi una riunione tra i bagnanti. Ritrovo alle 15.30 nel bar della piscina Acquamarina.
Sono scarse le informazioni infatti che hanno ricevuto gli habitué dal Comune per i giorni di chiusura. Sono al corrente che dovrebbe chiudere la parte maschile per il i lavori di bonifica dall’amianto.
L'area femminile, se aprisse nuovamente il Pedocin, è già pronta a ospitare i “colleghi”, a fare un’eccezione di portata storica nello stabilimento famoso in Europa per la separazione tra “lei” e “lui”. «Non abbiamo preclusioni a stare tutti nella stessa zona per un po’», sottolinea la portavoce assieme a Maya Semprevivo, che frequenta il Pedocin per rigenerare le sue gambe e la sua mente. «A marzo e aprile inizieranno le bellissime giornate, dovrebbe aprire il bar, non ci sono solo i tesserati a venire qui - afferma Semprevivo - ma anche alcuni impiegati per la pausa pranzo e le mamme che fanno pranzare i bimbi prima dei compiti. Arriverebbero tante entrare al Comune». E poi la questione diventa anche monetaria: chi ha già pagato l’abbonamento verrà risarcito?
Gli uomini del Pedocin, che ora si trovano allo sbaraglio, accettano con gaudio l’invito delle signore. «Se ci ospitano, andremo volentieri, perché no? Ma non ci imporremo - afferma il signor Tonin -. Dopo i festeggiamenti del primo dell’anno in allegria non abbiamo più visto la spiaggia. Per noi è un bel passatempo, d’inverno usiamo la spiaggia per socializzare».
Intanto la Pro Senectute fa sapere che sta attendendo di analizzare la proposta di accordo con il Comune. «Abbiamo dato la nostra disponibilità a gestire lo stabilimento d’inverno dopo essere stati contatti dal Comune prima di Natale - spiega Deborah Marizza, direttrice - e la proposta potrebbe rientrare nel protocollo che già abbiamo con l’ente, ma in realtà stiamo aspettando che quest’ultimo formalizzi la collaborazione previo approfondimento. Per il momento non abbiamo ricevuto ancora una richiesta di nuovo contatto». (b.m.)
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