Le salme di Bergamo arrivano in Friuli Venezia Giulia per la cremazione

CERVIGNANO. A Bergamo la situazione è tragica. Le vittime sono troppe e una parte delle salme sarà trasferita, per la cremazione, in altre regioni italiane. Anche il Comune di Cervignano, come altre amministrazioni italiane, ha dato la propria disponibilità all’utilizzo dell’impianto di cremazione della frazione di Muscoli, in accordo con la Prefettura e le autorità sanitarie. Le bare prelevate dal cimitero di Bergamo saranno trasferite negli impianti di cremazione di Cervignano, Modena, Acqui Terme, Brescia, Parma, Rimini, Piacenza, Domodossola, Serravalle Scrivia, Trecate e Varese.
Il sindaco di Bergamo, Giorgio Gori, ha scritto ai primi cittadini una lettera per ringraziare ogni singola amministrazione per il gesto di solidarietà. Una volta cremate, le ceneri saranno riportate nuovamente a Bergamo e successivamente destinate ai luoghi da cui provengono i defunti. Non si tratta solo di persone decedute a causa del coronavirus ma anche di cittadini morti per cause naturali o per incidenti stradali. «In un momento tragico – ha scritto Gori nella lettera – la vostra collaborazione e vicinanza è encomiabile. I decessi sono, purtroppo, numerosi e il nostro cimitero è in sofferenza.
La maggior parte delle famiglie ha scelto la cremazione dei propri defunti e in conseguenza di tale scelta l’amministrazione comunale e la società concessionaria dell’impianto di cremazione si trovano nell’impossibilità oggettiva di gestire in modo ordinario la drammatica situazione, pur lavorando ininterrottamente. Il forno crematorio di Bergamo, lavorando a pieno regime, può cremare 25 defunti. È chiaro che non si poteva reggere».
Cervignano accoglierà 20 salme e il trasporto sarà a cura dell’Esercito. Il sindaco, Gianluigi Savino, spiega di essere stato chiamato dai carabinieri. «Mi sono subito messo in contatto con l’azienda che gestisce il crematorio di Muscoli. I camion dovrebbero arrivare nella notte tra mercoledì e giovedì (la scorsa notte ndr) oppure il giorno seguente, trasportate da tre camion dell’Esercito scortati dai carabinieri. Nei giorni scorsi una decina di salme erano già state cremate dal nostro impianto ma queste erano state inviate dalle aziende private di onoranze funebri. Altre dieci cremazioni sono già state prenotate sempre da aziende private».
Complessivamente l’impianto cervignanese tratterà una quarantina di salme provenienti da Bergamo e provincia. «Ho avvertito immediatamente il senso del dramma di fronte a una richiesta così straziante. Ha prevalso subito la solidarietà umana, che ho la certezza sia condivisa dalla nostra comunità. Tante persone hanno espresso il loro apprezzamento e il senso di orgoglio nel poter essere d’aiuto in un momento così tragico. Ho potuto accertare, nell’interesse del personale in servizio all’interno dell’impianto, che tutte le operazioni saranno svolte in assoluta sicurezza. Il mio pensiero va al sindaco Gori, al quale spero, passata l’emergenza, di poter stringere la mano e magari abbracciarlo».
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