«Le Terme saranno pronte solo nel 2025»

Marin (Fi) accusa Bolzonello: «Non un nuovo impianto, ma una ristrutturazione». Critiche sui soldi (2,5milioni) per il progetto
GRADO. Non sarà realizzato un impianto ex novo delle Terme Marine; saranno invece ristrutturate le vecchie terme con una parte riabilitativa e sanitaria, e ci sarà una nuova area wellness all’esterno (vicino al parco acquatico) con una piscina interna collegata all’esterno. Interventi che, solo per la progettazione, costeranno 2 milioni e mezzo di euro. È l’anticipazione su quanto potrebbe portare il futuro alle Terme Marine che fa il consigliere regionale Roberto Marin (Forza Italia) dopo aver incontrato con Marco Tullio Petrangelo, direttore di Promo Turisno Fvg. «Altro che la fine del 2017 – dice Marin – ben che vada la prima pietra per la realizzazione del nuovo impianto termale di Grado sdarà posata tra 2020 e 2021. Come al solito la giunta regionale e l’assessore Bolzonello si sono fatti prendere dall’ annuncite, senza, però, considerare il reale stato delle cose». Ricorda Marin che il primo finanziamento è stato stanziato dalla giunta Tondo nella prima finanziaria del 2008 (il riferimento è per il secondo e terzo lotto, coperti, del Parco Termale Acquatico che sarebbe stato collegato alle Terme Marine). «Poi – aggiunge –, a causa di tutta una serie di vicissitudini e di un bando con struttura commissariale della durata di 15 anni (cosa impensabile), due project financing andarono deserti». Fondi che (implementati perché nel frattempo sono lievitati i costi e si è speso di più per le nuove progettazioni) l’amministrazione Serracchiani con l’assessore al turismo Bolzonello ha riportato in campo con PromoTurismo per la realizzazione di un nuovo impianto termale. «Inizialmente la progettazione era stata affidata a Promotur – sottolinea Marin – che è notoriamente specializzata in impianti di risalita, non certo termali. Il progetto, infatti, è stato subito bloccato, in quanto presentava problematiche elementari: non aveva considerato la presenza del fondo sabbioso…». Ecco che così che si è dovuto iniziare tutto da capo con l’assessore Bolzonello ad annunciare pubblicamente la posa della prima pietra del nuovo progetto tra la fine del 2017 e l’inizio del 2018. «Ancora una volta – rileva Marin – i fatti smentiscono la giunta di centrosinistra: a fine mese, infatti, scadrà il bando non per l’aggiudicazione dei lavori, ma appena per l’incarico di progettazione». Stando alle parole del direttore Petrangelo, così ricorda Marin dopo l’incontro, l’aggiudicazione dell’incarico non avverrà prima dell’autunno, a causa di difficoltà legate alla legge Madia. I tempi della progettazione richiederanno poi dai 2 ai 3 mesi ( «tempistica che mi lascia un po’perplesso, in quanto qualsiasi studio per realizzare un progetto preliminare, esecutivo e conclusivo di questo genere ci mette ben più tempo»). «Mi pare comunque giusto segnalare, per trasparenza, che una progettazione di 60 giorni è stata quantificata nel bando per un importo di 2, 5 milioni di euro! ». Chiusa la progettazione ci sarà poi il bando per la realizzazione e la costruzione dell’impianto per un importo complessivo «finanziato dalla Regione di circa 25 milioni, da cui andranno detratti i 2, 5 milioni per il progetto, un minimo di 7-8% per le spese impreviste, Iva, per arrivare, quindi a 17 milioni di euro». «Nella migliore delle ipotesi la prima pietra vedrà la sua posa tra il 2020 e il 2021. Se aggiungiamo i tempi tecnici per la realizzazione materiale dell’intervento del polo wellness e la ristrutturazione delle vecchie terme arriviamo a fine 2025. «Dove sono ora le critiche dell’assessore Bolzonello e del consigliere gradese Gratton alla giunta Tondo? E che fine hanno fatto i loro annunci? ».


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