Le voci della Nato blindate con una rete “made in Ronchi”

La Selex di Finmeccanica si aggiudica una maxi-commessa per il sistema comunicativo del quartier generale di Bruxelles
Di Pier Paolo Garofalo

TRIESTE. Selex Sistemi elettronici, la società di Finmeccanica con uno stabilimento anche a Ronchi dei Legionari, incrementa la collaborazione con l’Alleanza atlantica in partnership con la statunitense Lockheed Martin.

Una mossa che vale un contratto multimilionario, «sotto i 10 milioni» indicano “abbottonati” dalla sede centrale dell’azienda. Italiani e americani forniranno sistemi e servizi di comunicazione protetta per il nuovo quartier generale della Nato a Bruxelles. L’infrastruttura Anwi (Active Network Infrastructure), nascerà e sarà gestita sulla base di un contratto triennale, prorogabile di ulteriori cinque anni per attività operative e di manutenzione. La rete che sarà creata da Selex Es e Lockheed Martin comprenderà sistemi di comunicazione wireless voce e dati, e teleradiodiffusione per i dispositivi degli utenti.

Così, saranno messe a disposizione del personale del Patto atlantico e delle delegazioni nazionali presenti a Bruxelles capacità «allo stato dell’arte per l’utilizzo di modalità di comunicazione semplici, affidabili e sicure».

Inoltre Selex, forte dell’esperienza acquisita, fornirà assistenza a Lockheed Martin nella gestione del processo di accreditamento (security accreditation) secondo i criteri Nato, il sistema per testare l'intera infrastruttura e il supporto tecnico e ingegneristico in diverse aree specifiche. Una grande soddisfazione “aprire la porta” agli statunitensi. È la nuova conferma delle punte di eccellenza, spesso sconosciute dal grande pubblico, dell’industria tricolore della sicurezza e della Difesa.

I rapporti pregressi tra l’azienda di Finmeccanica e la Nato rimandano alla sicurezza cibernetica. Soluzioni proposte dalla Selex Es sono già state scelte dalla Nato per proteggersi dalla minaccia cyber, oltre che per radar, difesa aerea, stazione satelliti a terra e sistemi per scambio dati. Attività in parte delle quali è direttamente coinvolta l’unità produttiva ronchese.

L'azienda, nel febbraio 2012, ha sottoscritto un contratto per lo sviluppo, la realizzazione e il supporto della Nato Computer Incident Response Capability - Full Operating Capability (Ncirc-Foc). Si tratta della “capacità” (una rete di sistemi) che garantirà la sicurezza delle informazioni a circa 50 siti e sedi Nato in 28 Paesi di tutto il mondo. E la struttura che sarà approntata al Quartier generale di Bruxelles sarà, ovviamente, totalmente integrata in tale “capacità”.

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