L’effetto Go!2025 traina la crescita dei b&b a Gorizia: strutture raddoppiate
Nel secondo trimestre di quest’anno 12 attività contro le 6 registrate nel 2022. Canzoneri (Confcommercio): «Dati positivi. Ora lavoriamo per fare squadra»
Mentre gli hotel sono pochi, troppo pochi (tre in tutto), Gorizia si riscatta con le strutture extra-alberghiere. Soprattutto con i bed&breakfast propriamente detti.
Grazie ai dati messi a disposizione dalla Camera di commercio Venezia Giulia si scopre che sono raddoppiati nel giro di soli due anni. Nel secondo trimestre 2024 risultano essere registrati e attivi 12, nel 2022 erano 6, saliti l’anno successivo a 10. Parliamo come detto solo di b&b; nell’elenco non rientrano invece case vacanze e appartamenti per soggiorni brevi, i famosi Airbnb, che spesso sfuggono ai censimenti ufficiali. Significa che la Capitale europea della cultura sta indubbiamente vivacizzando parecchio il settore. Ovviamente, visti i numeri, il problema della scarsa ricettività a Gorizia rimane tale ma, quantomeno, si vede un’incoraggiante volontà di investire.
Federalberghi
Piena conferma arriva anche dalle parole di Chiara Canzoneri, esponente di spicco di Confcommercio Gorizia e presidente del Gruppo provinciale albergatori. Parla di incremento «assolutamente positivo». Peraltro, lei gestisce un affittacamere con formula imprenditoriale in via Rastello. «C’è movimento. Con Federalberghi e Confcommercio stiamo facendo un lavoro di contatto fra le varie realtà, sfruttando gli spazi dell’ex cappelleria di via Rastello. L’obiettivo è lavorare insieme e coordinarci». In pratica, lo scopo nobile è di fare rete e di coinvolgere i b&b e gli affittacamere nelle attività cittadine. «Quando hai un albergo, hai un’insegna che ti identifica, il bed&breakfast difficilmente viene identificato. Per questo, c’è la necessità di fare squadra, agendo assieme e pubblicizzando al meglio anche questa offerta di ricettività».
L’Isontino
Interessante, in parallelo, l’analisi contenuta nel masterplan sulla ricettività che venne commissionato dallo stesso ente camerale e che offre uno spaccato della situazione. Le strutture extra-alberghiere in tutta la provincia di Gorizia sono complessivamente 600: di queste 459 sono immobili in affitto (76,5%), 65 sono b&b (10,83%) e 59 agriturismi (9,83%). Le case per ferie, i rifugi e i campeggi costituiscono una percentuale irrisoria dell’offerta extra-alberghiera provinciale.
Non sono presenti ostelli. Grado è il Comune che offre la maggior parte delle sistemazioni ricettive isontine, pari a 384 esercizi (64% del totale), per la quasi totalità costituiti da alloggi in affitto (363). A Cormòns, secondo Comune per offerta ricettiva di tipo extra-alberghiero (43 strutture, 7,17% del totale), prevalgono le sistemazioni in agriturismo (23 su 39).
La città di Gorizia presenta un’offerta scarsa dal punto di vista degli alloggi in affitto (20, 6,5% del totale), inferiori anche a quelli presenti nella città di Monfalcone (29), ma vanta un’offerta di b&b superiore a quella degli altri Comuni della provincia (12).
La Regione
C’è anche una novità che permetterà un ulteriore potenziamento dell’offerta extra-alberghiera. A veicolarla la consigliera regionale Laura Fasiolo (Pd). Spiega: «All’interno della manovra economica autunnale troviamo, finalmente con soddisfazione, il canale contributivo che abbiamo richiesto per l’ammodernamento delle unità abitative al fine della ricettività turistica. Sono previste delle sovvenzioni fino a un massimo di 20 mila euro per interventi di questo tipo che non saranno limitate a quei proprietari di immobili dove siano situate agenzie immobiliari distanti al massimo a 10 chilometri dallo stabile».
«La maggiore facilitazione delle condizioni per l’accesso ai contributi espressa dal ddl 26 viene ora chiarita: amplia, fortemente, la platea dei proprietari motivati a convertire la propria casa a uso turistico in un’area con un forte bisogno di ricettività, poco dotata di alberghi quale è Gorizia».
Nel corso della discussione, Fasiolo ha citato la sua interrogazione proprio su questo tema che trova «in tal modo risposta e recepimento dell’istanza di liberalizzazione dal chilometraggio accolta dall’assessore Bini. Dopo reiterate istanze per la promozione della rete ricettiva turistica dei b&b a Gorizia e nel suo territorio provinciale, interessati alla Capitale Go!2025, è arrivata finalmente una concreta apertura da parte della Giunta regionale». —
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