L’ex bandito Graziano Mesina ritrova il carabiniere che lo scortò

La guardia e il bandito insieme tanti anni dopo. Ieri Graziano Mesina, 71 anni, il bandito di Orgosolo, ospite del festival èStoria per un incontro pubblico a lui dedicato alla Tenda Erodoto...
Bumbaca Gorizia 24.05.2013 èStoria 039 Mesina Fotografia di Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 24.05.2013 èStoria 039 Mesina Fotografia di Pierluigi Bumbaca

La guardia e il bandito insieme tanti anni dopo. Ieri Graziano Mesina, 71 anni, il bandito di Orgosolo, ospite del festival èStoria per un incontro pubblico a lui dedicato alla Tenda Erodoto (intervistato da Pino Scaccia) in mattinata si è incontrato in forma strettamente privata con un ex appuntato dei carabinieri, A.T., di 84 anni, anche lui sardo, originario di Dolianova, piccolo comune in provincia di Cagliari.

Quando era ancora in servizio, in gioventù, A.T. aveva avuto l’incarico di scortare Mesina dopo una delle sue celebri evasioni (ventidue in totale, di cui nove riusciti, nell’ambito di 40 anni di carcere, cinque da latitante e undici agli arresti domiciliari) e relativa cattura.

Allora Gratzianeddu era considerato la primula rossa del banditismo sardo, un’autentica leggenda vivente, capace di onorare a suo modo l’avversario - cioè carabinieri e polizia. Nell’estate del 1964, per esempio, durante un trasferimento da carcere di Porto Azzurro tentò la fuga attraverso in finestrino della toilette di un treno in corsa. Fu catturato poco dopo, ma secondo quanto ha raccontato, fu lo stesso Mesina a a consegnarsi spontaneamente per non creare problemi al carabiniere che lo aveva in consegna.

Ieri mattina Graziano Mesina ha incontrato l’appuntato A.T. nel suo appartamento. Hanno parlato della Sardegna, dei tempi passati, ma non hanno voluto rilasciare alcuna dichiarazione, né il carabiniere vuole sia reso noto il suo nome. «È stato un incontro in forma privata - dice l’ex bandito Mesina -, tra due persone originarie della stessa amata terra, e non è il caso di aggiungere altro, anche perché c’è sempre chi è pronto a speculare su vicende di questo tipo». (p.spi.)

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