Lezioni, libri illustrati e Fido salva vita in aula. Il rispetto degli animali s’impara pure a scuola

Tra i pilastri del piano didattico figura anche un’attenzione specifica verso le creature della natura. Alcuni esempi dentro e fuori le classi 

Attraverso quali vie il rispetto degli animali può trovare il proprio posto nelle nostre scuole? L’anno scolastico 2020 -2021 ha ufficialmente aperto i battenti la settimana scorsa e uno dei punti su cui ricade l’accento nell’attuale offerta didattica è proprio quello di insegnare ai bambini il rispetto per gli altri, non intesi solo come esseri umani. L’ha chiarito anche il ministero dell’Istruzione che, con una circolare inviata a tutti gli istituti quest’estate, ha fornito le linee guida per la reintroduzione dell’educazione civica, la materia dell’educazione al rispetto per eccellenza. Molti psicologi concordano nel dire che educare i piccoli ad amare e rispettare le creature non umane sin dall’infanzia sia uno degli espedienti più fruttuosi per crescere degli adulti migliori, più sensibili ed empatici. Esistono vari modi per avviare un percorso di sensibilizzazionedei ragazzi, ma l’unico passaggio imprescindibile è parlarne. A tale scopo esistono molteplici testi e materiali: un esempio tra tutti quelli creati dall’associazione Lav (la Lega Anti-Vivisezione). Quaderni, progetti multimediali, schede, manuali: tutti composti tenendo ben presente l’età evolutiva dei lettori. Per saperne di più: www. piccoleimpronte.lav.it.

Un’ulteriore possibilità per far conoscere a bambini e adolescenti il mondo degli animali viene messa a disposizione da diverse altre associazioni, tramite volontari che si improvvisano maestri e organizzano lezioni tra i banchi di scuola. A livello nazionale le iniziative di questo genere sono tante, nel contesto triestino si diradano. Ciononostante ecco due esempi: la sede triestina del Wwf, in collaborazione con l’associazione Liberi di Volare, anche quest’anno sarà impegnata nel portare in elementari e medie il progetto sull’avifauna “Magia d’ali”; similmente, anche l’associazione Cani Salvataggio Trieste, affiliata alla Scuola italiana Cani Salvataggio, organizza insieme al Nacs (Nucleo Addestramento Cani da Soccorso Odv) il progetto per le scuole d’infanzia “Il cane da soccorso e il corretto approccio”. Gli insegnanti interessati ad avere ospiti questi pelosoni salva vita possono scrivere a canisalvataggiots@gmail.com.

Quando poi sono i bambini ad andare dagli animali e non viceversa: parecchi agriturismi, sul Carso soprattutto, offrono attività nelle cosiddette fattorie didattiche, come la Asino Berto, che organizza gite per le scuole e laboratori didattici. Info: info@asinoberto.it.

Cambiando completamente scenario e passando infine a un’atmosfera marina, nell’Oasi Wwf di Miramare vengono svolte anche attività didattiche. Info: wwftrieste@gmail. com.—


 

Argomenti:coccoli

Riproduzione riservata © Il Piccolo