L’Hotel Entourage riapre con 40 stanze e si schiera contro la tassa di soggiorno

L’imprenditore Lovato al sindaco: «Porta 90 mila euro nelle casse del Comune, sforzo inutile e risultato minimo» 
Bumbaca Gorizia 29.08.2019 Inaugurazione Entourage © Fotografia di Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 29.08.2019 Inaugurazione Entourage © Fotografia di Pierluigi Bumbaca



Le quattro stelle non sono cadute nella notte di San Lorenzo: son rimaste le stesse, come è rimasto lo stesso il numero di camere: 40. Tuttavia, per poter soggiornare al nuovo “Grand Hotel Entourage” occorre ancora attendere un po’: il periodo di Gusti di Frontiera, per la precisione.

Ieri, intanto, i suoi ambienti hanno ospitato la festa che anticipa la prossima apertura. Insomma, la querelle tra la proprietà (Crabo srl) e la gestione (la slovena Ggcm Energetica InFinance) è ormai alle spalle: certo, è stata una sofferta vicenda giudiziaria che ha visto la prima richiedere più provvedimenti d’urgenza nei confronti della seconda, provvedimenti sempre negati dal Tribunale di Gorizia, nonostante la morosità dell’azienda d’oltreconfine. Per poter riaprire l’hotel è quindi risultato decisivo il fallimento della Ggcm decretato dal Tribunale di Nova Gorica e riconosciuto dalla giustizia italiana. E tutto è bene quel che finisce bene, si sa. Ora, proprietà e gestione coincidono: fanno capo ad Entourage srl; e il capitale sociale è di oltre un milione di euro.

Amministratore delegato è il friulano Alessandro Lovato, che occupa il medesimo ruolo al Grand Hotel Astoria di Grado, dove è pure amministratore unico della Git. È stato lui, ieri, il grande festeggiato. «Il suo non è stato soltanto un gesto imprenditoriale, ma un vero e proprio atto d’amore nei confronti della città - ha affermato il sindaco Rodolfo Ziberna -. L’Entourage, infatti, non è soltanto un albergo, ma un palazzo di primaria importanza che fa parte della storia, della cultura di Gorizia». Da par suo, in un clima assai disteso e di assoluta cordialità, «Gorizia, nell’insieme, in un anno fa meno presenze di quante ne fa l’Astoria a Grado», ha osservato l’imprenditore, invitando in primis il sindaco e l’assessore al Turismo, Fabrizio Oreti, a una riflessione, sull’adozione di una tassa di soggiorno: «Ipotizziamo 50 o 60 mila presenze a Gorizia, in un anno e una tassa di 1 o 1,5 euro a persona. Le entrate sarebbero di 50-90 mila euro». Quindi? «Le strutture ricettive (e anche il Comune stesso) verrebbero sottoposte a uno sforzo organizzativo, burocratico notevole per un risultato nel complesso minimo. A Grado, dove gli importi generati dalla tassa di soggiorno si aggirano sul milione di euro l’anno, trovo comunque la sua procedura troppo farraginosa». Tuttavia, se certi aspetti decisamente poco lusinghieri della città per quanto riguarda il turismo non sono da lui stati negati («Indubbiamente la mancanza di posti letto costituisce un problema non di poco conto», ha ammesso il sindaco), Ziberna ha preferito osservare il bicchiere mezzo pieno, concentrandosi sull’incremento che la città ha registrato in quanto a numero di visitatori e sull’opportunità, di cui verrebbe a beneficiare l’economia, offerta da Gorizia-Nova Gorica, capitale europea della cultura 2025.

Più che sui discorsi di rito e sulla sezione musicale, comunque, i più, ieri, erano intenti a osservare i lavori a cui l’hotel è stato sottoposto e a deliziarsi con il buffet (l’enoteca è affidata a Renato Tedesco). «Un entourage è il gruppo di persone che circonda un personaggio importante. È una parola che stimola l’aggregazione. Per noi, i personaggi saranno gli ospiti», ha anche affermato Lovato, citando poi un pensiero di Massimo D’Azeglio (“Fatta l’Italia, dobbiamo fare gli italiani”) e così riferendosi al lavoro che, da qui all’apertura, è ancora da fare. Non sarà da solo e i 12 dipendenti non vanno certo trascurati: costituiscono la prova «delle grandi potenzialità di enogastronomia e turismo» di cui ha ieri parlato l’imprenditore. —

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