Liberalizzazioni, in città taxi fermi per assemblea

All'uscita della stazione ferroviaria del capoluogo giuliano, le auto bianche sono parcheggiate e vuote, con un cartello "assemblea in corso" sul parabrezza. E' invece regolare la situazione a Udine

Taxi fermi stamani a Trieste per un'assemblea contro l'ipotesi del governo di liberalizzazione del servizio. All'uscita della stazione ferroviaria del capoluogo giuliano, le auto bianche sono parcheggiate e vuote, con un cartello "assemblea in corso" sul parabrezza. E' invece regolare la situazione a Udine. L'agitazione, contro l'ipotesi di liberalizzare il settore, è iniziata alle ore 7.00 ed è stata sospesa intorno alle 11.00.

Durante le quattro ore di stop i tassisti hanno comunque garantito i servizi di emergenza e trasporto disabili. I rappresentanti di categoria hanno incontrato il sindaco, Roberto Cosolini, spiegandogli il grave rischio che corre il settore nella Venezia Giulia in seguito alla ventilata liberalizzazione delle licenze, che a Trieste sono attualmente 250.

A seguire si è tenuta la seduta della terza Commissione consiliare comunale in cui è stata accolta una nutrita rappresentanza dei tassisti. Lunedì verrà presentata una mozione ad hoc in Consiglio comunale, mentre il sindaco ha accettato di scrivere al Governo spiegando che il numero di licenze per i taxi a Trieste è più che sufficiente, e sottolineando che una liberalizzazione selvaggia metterebbe a rischio centinaia di posti di lavoro.

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