Il liceo artistico Nordio di Trieste attiva “Scenografia” e cerca una nuova sede
L’indirizzo di studio è stato già scelto da una ventina di ragazzi. L’immobile di via Calvola non basta più e adesso serve una succursale

Il liceo artistico Nordio da settembre avrà un nuovo indirizzo di studio, “Scenografia”, già scelto da una ventina di ragazzi, con una prima classe che si prepara a iniziare le lezioni a fine estate. Ma la scuola punta ad ampliare ulteriormente la proposta didattica nei prossimi anni e, per questo, ha chiesto alla Regione anche la possibilità di reperire una succursale, oltre alla sede principale di via di Calvola.
Partendo dal nuovo corso, sarà quindi inserito nell’anno scolastico 2025-2026 e si affiancherà agli altri già attivi: “Architettura e Ambiente”, “Design-curvatura Arte della Moda” e “Arti figurative” con l’opzione di scelta tra arte della scultura, del grafico-pittorico e del plastico-pittorico.
Il preside Giuseppe Verde spiega che «questo arricchimento dell’offerta formativa, con nuovi indirizzi e curvature di studio, s’inserisce all’interno di un più complesso lavoro di riorganizzazione e di rinnovamento dell’istituzione scolastica nel suo complesso, iniziato a settembre 2023. Tra i suoi obiettivi principali - ricorda - c’è quello di offrire l’opportunità di formarsi adeguatamente in ambienti di apprendimento sempre più confortevoli, sicuri, innovativi e tecnologicamente avanzati, e in grado di assicurare il benessere e il successo formativo di tutti».
Nel nuovo indirizzo di “Scenografia” «ci crediamo davvero tanto - sottolinea il dirigente scolastico - e stiamo facendo un grande investimento, anche perché Trieste è una città d’arte, di cultura, di teatri, con una lunghissima tradizione di scenografi che si sono formati qui e hanno avuto successo anche a livello mondiale. Vorremmo riprender quel filone, che si è già rivelato d’interesse per i ragazzi, considerato che abbiamo formato subito una prima classe. E potrà garantire loro sbocchi concreti nel mondo del lavoro».
Ma Verde anticipa anche il desiderio di «poter trovare altri spazi, al di là della sede centrale, per questo ho chiesto alla Regione la possibilità di poter individuare una succursale, che ci consentirebbe di aprire nuovi indirizzi ancora, e quindi di accogliere altri studenti. Ricordo - aggiunge il preside - che dal 2010 non siamo più un istituto d’arte, ma un liceo artistico, dove i ragazzi hanno quindi una formazione più completa, non si parla quindi di un professionale, ma di una scuola dove i giovani studiano anche Diritto, Filosofia, e dove in generale hanno una preparazione più accademia».
Attualmente ci sono 520 iscritti, ma i presupposti per crescere ancora ci sono, specie davanti all’avvio di altri indirizzi. L’edificio di via di Calvola, intanto, ha subito un intervento di riqualificazione energetica e di manutenzione straordinaria, che hanno riguardato anche il riordino degli archivi storici e dell’inventario generale, in aggiunta alla valorizzazione del patrimonio librario, archivistico e artistico dell’istituto.
Grazie ai fondi Pnrr, inoltre, è stato realizzato l’allestimento di nuovi laboratori scientifici, di ambienti polifunzionali di alta qualità e la predisposizione di spazi idonei alla gestione dei bisogni educativi speciali. Di pari passo è avvenuto anche un processo di modernizzazione della struttura, con lo sgombero degli arredi danneggiati, dei macchinari obsoleti e dei materiali ormai inutilizzati. —
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