L’inaspettato ospite texano che spunta nel parco Farneto

C’è un “ospite” insolito nella parte superiore del parco Farneto, vicina alla scuola “Codermatz”. È un esemplare di Maclura pomifera, noto anche come “Moro degli Osagi”: una pianta esotica che gli specialisti del Governo militare alleato piantarono lì del bosco dopo il 1945.
Con i suoi rami, quasi lunghe braccia, forma una sorta di verde galleria che sovrasta un intero sentiero e che, nel 2015, ha richiesto un intervento di consolidamento da parte del settore del Verde pubblico comunale. «Quest’albero lo meritava - spiega il responsabile del Servizio spazi aperti Verde pubblico Francesco Panepinto - per il suo elegante portamento, l'ampia copertura, l’appartenenza alla parte rimboschita dagli Alleati, che è un pezzo di storia del Farenti.
Il nome rimanda alla tribù indiana degli Osage, che utilizzavano le radici color arancione della pianta per ricavarne una polvere con cui tingersi il volto durante i loro rituali. Il Moro degli Osage è originario del Texas. E nell’anno in cui si celebra il settantesimo compleanno di Tex Willer è curioso pensare che, a due passi dal viale XX Settembre, si possono ammirare delle piante che gli indiani utilizzavano in particolare per costruirsi gli archi. Ma attenzione: come spiega il responsabile del Verde Pubblico, questo albero americano è difficile da tagliare. E dunque meglio osservarlo, non toccare le sue spinose fronde e ammirarlo, forestiero d'oltre oceano accasatosi brillantemente in uno storico, grande bosco europeo. —
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