L’inventore degli “sms” dà la scalata alla presidenza Fibs

RONCHI DEI LEGIONARI. Il suo progetto è quello di una Federazione nuova, più vicina alle società sportive, in cui si possano diminuire i costi e si possa dare sempre maggior spazio ai giovani....

RONCHI DEI LEGIONARI. Il suo progetto è quello di una Federazione nuova, più vicina alle società sportive, in cui si possano diminuire i costi e si possa dare sempre maggior spazio ai giovani. Claudio Carnevale è, assieme a Marco Sforza, il portavoce di quel nuovo gruppo che aspira ad essere protagonista delle prossime elezioni per l'elezione del presidente e del consiglio federale della Fibs. Assieme a loro c’è Massimo De Luca, noto giornalista televisivo ed altri personaggi che arrivano da diversi settori. Carnevale, che da alcuni anni è presidente dell’Urbe Roma baseball e softball, è stato domenica a Ronchi dei Legionari, dove ha incontrato le società del Fvg. E non si può dire che non ci fosse stata curiosità nei suoi confronti. Ha calcato i diamanti in terra rossa sin da bambino, ma non poteva essere diversamente vista la sua città natale, Nettuno. Poi si è trasferito a Roma ed è qui che, a soli 18 anni, ha avviato la sua attività di imprenditore che lo ha portato oggi ad essere un leader nel campo dell’elettronica, con 40 società sparse in tutto il mondo e migliaia di dipendenti. È proprio Carnevale ad aver inventato gli antifurto per le automobili ed è proprio lui il “papà” degli sms, di quell’incredibile metodo di comunicazione che viene usato da milioni di persone ogni giorno. «È proprio la comunicazione, il saper vendere il nostro prodotto – ha detto – alla base di questo nuovo progetto che vuol far risorgere il baseball ed il softball nella nostra nazione. Oggi come oggi non abbiamo nulla da vendere, se non campi di Ibl che appaiono desolatamente vuoti e riprese televisive che mettono tristezza. Dobbiamo fare di meglio se vogliamo essere visibili». Ma Carnevale, così anche come Sforza e gli altri di questa nuova “cordata”, pensano ad una Fibs più vicina alle società, con progetti di consulenza che riguardano le materie finanziarie, i rifornimenti di materiale e tutta la burocrazia che ruota attorno al mondo dello sport. «Abbiamo svolto questa serie di incontri – sono state ancora le parole di Carnevale – per verificare se c’è ancora voglia di sperare in un qualcosa di diverso per il nostro sport. Non diamo colpe a nessuno, va detto, ma crediamo che dopo alcuni anni sia doveroso voltar pagina, chiudere con esperienze negative come l'Accademia nazionale e puntare ad una maggiore autonomia, anche a livello finanziario, di ogni singola regione. In queste ore, sentendo anche gli umori di tutti i nostri interlocutori, scioglieremo le riserve e predisporremo la nostra squadra».(lu.pe.)

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