Lo Juve club “Zoff”compie 40 anni

Festa a Cormons per il traguardo del sodalizio bianconero intitolato all’ex portiere
CORMONS. Ha festeggiato i suoi primi 40 anni di attività lo Juventus club di Cormons alla presenza di colui che dà il nome all’associazione, Dino Zoff. Il portiere della Nazionale campione del mondo’82 ha infatti partecipato assieme al compare di mille avventure, Bruno Pizzul, alla festa svoltasi al Bar Mukerli, sede del Club: da sempre amico di Gabriella Mukerli, una delle anime del sodalizio, Zoff è stato premiato con una targa ricordo così come i nove soci fondatori (o, nel caso di quelli già deceduti, i loro familiari) del club stesso. Lo Juventus Club Dino Zoff di Cormons è stato fondato il 24 giugno 1977 da Giacomo Busilacchio, Luciano D’Argenio, Lanfranco Gabrielli, Paolo Rossi, Ciro Pinto, Alfio Sartori, Claudio Felcaro, Angelo Odina, Vittorio Pitta e Sergio Macor. Il punto di riferimento per tutti, per quanto l’organizzazione delle trasferte al seguito dei bianconeri, l’acquisto dei biglietti per le partite, la visione in tv di ogni match di rilievo è però sempre stato il Bar Mukerli. «È un traguardo di cui andiamo orgogliosi – sottolinea Gabriella Mukerli –: siamo uno dei club di sostenitori di una squadra di calcio più longevi in regione, sicuramente quello esistente da più tempo a Cormons». Al momento infatti nella cittadina collinare esistono solo due associazioni legate al nome di squadre di serie A: l’altro è l’Inter Wine Club messo in piedi da Renato Keber, viticoltore di fede nerazzurra.


«I tempi sono cambiati rispetto a quando abbiamo fondato lo Juven Club – ammette la signora Mukerli –; un tempo era facile organizzare una corriera da 50 persone per andare a vedere la squadra a Torino o in qualche trasferta in Italia e in Europa. Oggi ci si deve mettere insieme ad altri club bianconeri della regione per riuscire a riempire una corriera. Ciononostante, la nostra associazione conta ben cento iscritti, anche se i tempi d’oro, quando raggiungevamo i 200 tesserati, sono finiti». E tra i vari aneddoti spunta anche una trasferta in compagnia degli acerrimi rivali interisti: «Erano gli anni Ottanta – ricorda Mukerli – il clima era più disteso di oggi: dovevamo andare a vedere una partita tra Juve e Inter, e sia noi che l’allora Club locale di riferimento dei nerazzurri non riuscivamo a riempire una corriera. Solo andando tutti insieme saremmo riusciti a organizzare la trasferta: e così facemmo. Bandiere interiste e juventine si mescolavano nel pullman, ma il clima era goliardico e di sano sfottò. Alla fine perdemmo la partita, ma fu una bella esperienza ugualmente». Punto di riferimento per il club, in tutti questi anni, è sempre stato Dino Zoff, che quando faceva ritorno in zona per le vacanze natalizie passava a salutare gli amici dell’associazione bianconera a lui intitolata: «Ci regalava sempre qualche biglietto per le partite che giocava – sorride Mukerli –: ogni calciatore juventino per ogni singola partita ne aveva di diritto due gratis da distribuire ad amici e tifosi, ma spesso succedeva che qualcuno non sapeva a chi dare i ticket, e così Dino raggruppava qualche decina di tagliandi e ogni tanto ce li portava tutti insieme». Altri tempi, forse più pane e salame rispetto ad oggi. Ma quello spirito genuino è rimasto incarnato nei tifosi dello Juventus Club Dino Zoff di Cormons.
(m.f.)


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