L’ormeggio 57 destinato ai feeder

La possibilità di lavorare in contemporanea su due navi “madre” (le grandi portacontainer transoceaniche) e l'aumento dell'operatività per soddisfare il trend di crescita. A questo servirà l'Ormeggio 57 che dovrebbe essere liberato da Ttp (Trieste terminal passeggeri) e trasferito a Trieste marine terminal, concessionaria dell'intero Molo VII. In questo modo, infatti, su quella banchina – di fianco all'area dell'ex cantiere navale San Marco – potranno essere ormeggiate e scaricate i cosiddetti “feeder”, navi più piccole e destinate al trasporto dei container nei vari porti dell'Adriatico dopo averli ricevuti dalle “sorelle” più grandi, provenienti dall'Asia. «Abbiamo un discreto numero di navi in arrivo con la solita concentrazione dei fine settimana. C'è qualche rallentamento stagionale come sempre accade in settembre – spiega Fabrizio Zerbini (foto) da Tmt – ma il trend di crescita è sempre positivo rispetto all'anno scorso. Nel frattempo abbiamo già iniziato l'upgrading delle gru che servirà per operare meglio sulle navi di oggi, ma soprattutto su quelle di maggiore capacità che gli armatori si dicono pronti a far arrivare a Trieste». Le due gru appunto rinnovate costeranno circa 6 milioni di euro, la metà dei quali a carico dell'Autorità portuale che ne ha decretato lo stanziamento nei mesi scorsi. Ma così com'è il Molo VII comincia ad essere stretto? «No, per ora siamo sotto i livelli massimi di operatività. Stiamo attendendo l'approvazione del Piano regolatore portuale per poter ampliare il Molo VII. In questa situazione potremmo movimentare – risponde Zerbini - fino a un massimo di 650mila Teu (unità di misura per i container, ndr) l'anno, mentre le proiezioni per il 2012 dovrebbero consentire arrivare a quota 430mila».
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