Lubiana, via alla cittadella sportiva progettata dallo studio Lorenz

LUBIANA Ci sono voluti 18 anni, ma alla fine la nuova città dello sport di Lubiana si farà. Il sindaco Zoran Janković ha annunciato l’avvio della fase finale del progetto “Ilirija”, affidato nel lontano 2001 allo studio di architettura e urbanistica Lorenz Ateliers e da allora sempre in sospeso. A Lubiana, presenti gli architetti Peter Lorenz e la triestina Giulia Decorti, e il partner sloveno Angelo Žigon (Elea), sono stati firmati i contratti di costruzione e deciso l’avvio dei lavori per la primavera del 2019.
La consegna delle chiavi della struttura - che comprende tra l’altro una piscina olimpionica, tre hall per ginnastica e un parcheggio da 400 posti - dovrebbe avvenire entro l’estate del 2021. «Sono tempi sportivi, ma dato che si tratta di una struttura sportiva ci sta», scherza Lorenz, che si divide tra la sua Austria natale e Trieste, città d’adozione. «Questo è il primo concorso internazionale lanciato nella Slovenia indipendente. Nel 2000 fu l’allora sindaco di Trieste Riccardo Illy a consigliare di invitarmi al concorso assieme ad altri architetti italiani. Vincemmo, poi sono passati tre sindaci, due direttori urbanistici e noi abbiamo fatto più di cento viaggi a Lubiana», ricorda Lorenz. I problemi sono stati tanti: i rivolgimenti politici, «le frizioni con gli architetti locali», persino la decisione, otto anni fa, di porre la già esistente piscina Ilirija (col suo edificio di accesso datato 1920) sotto la protezione delle Belle arti... «Ma alla fine - riprende l’architetto - siamo i primi stranieri a realizzare un’opera pubblica in Slovenia».
Nel dettaglio, il progetto di Lorenz Ateliers prevede non solo la creazione di un grande complesso sportivo nel centro di Lubiana, ma anche una rimodellazione di tutta l’area che si trova all'incrocio tra la Celovška cesta e la Tivolska cesta, ovvero nello spazio che va dal grande parco Tivoli alla prima periferia della città. «Parliamo di un’area all’ingresso del centro cittadino e in cui l’attuale piscina, chiusa da anni perché troppo vecchia, ha portato un certo livello di degrado», spiega Angelo Žigon, direttore di Elea, l’impresa di ingegneria e consulenza che da due anni fa da trait d’union tra studio Lorenz e Comune di Lubiana. Così il nuovo progetto si inserisce rivalorizzando l’area.
La struttura del 1920 diverrà un museo dedicato all’inventore e designer Stanko Bloudek (1890–1959), autore dell’opera. Il nuovo complesso - che originariamente era «uno dei primi progetti di land art» poiché «fa continuare il parco sopra la futura sede sportiva» - disporrà anche di «una centrale solare sul tetto» che fornirà l’energia necessaria a farne «un “plus energy building” secondo le direttive Ue», un edificio che produce più energia di quanta ne consumi.
«Mi piacerebbe che questo concorso internazionale fosse d’ispirazione anche per Trieste: Lubiana è cresciuta in un modo incredibile in questi ultimi anni e la concorrenza deve essere uno stimolo a migliorarci», commenta Lorenz. «Speriamo che Ilirija – come progetto e metodologia - possa essere un esempio per come sviluppare la zona del Terrapieno», aggiunge Decorti. —
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