L’Università della Terza età gira pagina e cambia “capo”

Il presidente del sodalizio Lupattelli passa la mano dopo nove anni di mandato «Necessario favorire il ricambio». Oggi la decisione dell’assemblea dei soci
Silvano Trieste 22/10/2015 Teato Miela, Universita' della Terza Eta'
Silvano Trieste 22/10/2015 Teato Miela, Universita' della Terza Eta'

TRIESTE. Il timone dell’Università della Terza età sta per passare di mano. L’assemblea dei soci prevista per oggi pomeriggio servirà a rinnovare le attuali cariche, dopodichè verrà sciolto il nodo della presidenza. Ugo Lupattelli, numero uno dell’associazione che porta il nome di Danilo Dobrina, ha già fatto intendere che passerà la mano «dopo nove anni di duro lavoro e intense gratificazioni». «Dopo tre mandati è giusto agevolare un cambiamento - le sue parole - . Non lascio per stanchezza o per mancanza di motivazioni, ma lo faccio perchè non trovo opportuno che una realtà storica come la nostra sia legata ad un’unica persona».

Lupattelli ha preso la guida di Uni3 nel 2006, un anno prima di andare in pensione. «Sono stati anni entusiasmanti - spiega l’ex dirigente di Insiel - , durante i quali abbiamo lavorato sodo e abbiamo raggiunto molti obiettivi. Il bilancio di questa mia esperienza non può che essere positivo». I freddi numeri sembrano stare dalla parte di Lupattelli. L’ateneo dedicato ai non più giovani conta infatti su 1750 iscritti, 200 docenti e più di 300 corsi: cifre che sulla carta ne decretano l’ottimo stato di salute, tanto che la sede di via Corti è frequentata anche da persone che si trovano ancora nella cosiddetta “seconda età adulta”. Fra i banchi dell’Uni3, infatti, non mancano gli studenti quarantenni, anche se la maggioranza degli iscritti ha fra i 60 e i 75 anni d’età.

«Al di là dei numeri – precisa Lupattelli - , mi piace sottolineare il clima sereno e stimolante che si respira durante le lezioni e quando queste sono terminate. Nel corso della mia presidenza ho investito molto sul tema delle relazioni». Un lavoro, il suo, che ha dato priorità anche alla costruzione di una rete di collaborazioni con il territorio. Una vera e propria «apertura alla città», quella operata dall’Uni3, «necessaria per una realtà grande come la nostra che altrimenti rischia l'autoreferenzialità». Prova ne sono i legami storici creati con l’Ogs, l’Istituto nazionale di oceanografia e geofisica sperimentale, con l’Ordine dei Medici, con il Collegio del Mondo unito e con l’Agenzia delle entrate, come quelli più recenti instaurati con i Girasoli e con l’Itis.

Lupattelli, tuttavia, si è detto molto combattuto prima di arrivare alla decisione di non ricandidarsi come presidente. Non gli sono mancate in queste ultime settimane le attestazioni di stima da parte dei soci e nemmeno le richieste di ritornare sui propri passi. «È stata una decisione sofferta - racconta il settantadueenne di origini umbre - che ho però preso con convinzione. Mi candiderò comunque come consigliere, in modo da poter stare vicino all’associazione e a chi prenderà il mio posto». Lupattelli, in tal senso, non si lascia scappare alcuna indiscrezione sui possibili papabili alla presidenza. «Non è corretto - conclude - fare delle anticipazioni prima dell’assemblea dei soci». (l.s.)

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