Luxardo si beve la crisi e allarga la distilleria

TORREGLIA. Ci sono aziende che purtroppo chiudono i battenti per la crisi e aziende che riescono ad ampliare il proprio stabilimento produttivo, grazie all’apporto decisivo delle esportazioni che raggiungono ormai 79 paesi distribuiti in tutti i continenti.
E' il caso della storica Distilleria Luxardo di Torreglia, azienda leader nella produzione di liquori affermati come il “Maraschino” ed il “Sangue Morlacco” e di prodotti per pasticceria, che ieri pomeriggio ha inaugurato l'ampliamento dello stabilimento Torreglia, in provincia di Padova, ai piedi dei Colli Euganei.
Si tratta di un complesso di 2.200 mq che va ad aggiungersi al nucleo storico di 7.500 mq realizzato in varie fasi a partire dal 1947. Ovvero quando Giorgio Luxardo, dopo l'occupazione dello stabilimento di Zara da parte dei partigiani comunisti e in seguito all'uccisione dei fratelli Pietro e Nicolò, decise di rilevare a Torreglia un fabbricato ancora in costruzione, che era proprietà della padovana Pezziol.
All’interno del nuovo complesso 1.100 mq sono destinati a deposito merci per il mercato Italia, con una capacità di stoccaggio di 400.000 bottiglie. 450 metri quadrati serviranno a migliorare la logistica e a consentire il carico al coperto degli autotreni. I restanti 650 mq sono stati pensati per contenere nuovi serbatoi di stoccaggio per oltre 160.000 litri e per l'assemblaggio delle confezioni.
Uno dei fiori all'occhiello dello stabilimento è la nuova linea di imbottigliamento realizzata quest'anno, capace di arrivare a 7.000 bottiglie all’ora, raddoppiando così la capacità produttiva. La Luxardo non si ferma qui. Come ha spiegato il presidente dell'azienda, Pietro Luxardo, nei prossimi anni è previsto un ulteriore lotto di costruzioni per circa 2.500 mq.
A passo con l'ampliamento dei locali destinati alla distilleria, vanno anche le piantagioni dove si coltiva la materia prima per i liquori. Visto il trend positivo delle vendite del “Maraschino” anche sui mercati di esportazione, sono state messe a dimora oltre 3.000 piante di Marasca nel comprensorio euganeo, che saranno in piena produzione nel 2016. Sono previste nuove piantagioni per circa 2.000 piante l'anno per i prossimi cinque anni, in modo da sostenere nuove iniziative commerciali. La produzione complessiva oggi sfiora i 5 milioni di bottiglie con un fatturato di euro 18 milioni 500 mila euro.
«Il nostro prodotto di bandiera resta il “Maraschino” - ha ribadito ieri il direttore tecnico dello stabilimento Guido Luxardo - i nostri principali paesi di esportazione sono Gran Bretagna, Canada, Stati Uniti e Giappone. A questi aggiungerei anche la Norvegia, che, pur non avendo le dimensioni demografiche delle altre realtà, ha un consumo di nostri liquori molto elevato».
Una curiosità: i Luxardo impegnati in azienda sono tutti maschi. Questo in virtù dello statuto del 1820 che vietava l'ingresso del sesso femminile nel management della ditta.
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