Malore in negozio, morto l’imprenditore Devid Gamba

LIGNANO Quel negozio a Lignano non era un semplice negozietto, era diventata una vera e propria “mecca”, ricca di prodotti per tutti gli appassionati del genere. Chi vi entrava, in Raggio dell’Ostro, sul “treno” di Pineta, non poteva più scordarne il profumo. Ieri però si è trasformato in un luogo di lutto, di dolore, di angoscia. È stato trovato morto, a seguito di un malore, Devid Gamba, 45 anni, residente a Trieste, persona conosciutissima in tutta Lignano dove trascorreva almeno sei mesi all’anno. Devid, tra l’altro, era il fratello del maratoneta delle Fiamme Gialle Michele Gamba.
Il suo negozio, Ghidei, vendeva tutto ciò che potesse avere a che fare con l’Africa e l’Estremo oriente: riproduzioni di templi e divinità in primis, ma anche abbigliamento, oreficeria, artigianato e arredamento etnici. Era un punto di riferimento importantissimo per questo tipo di commercio che travalicava il Friuli Venezia Giulia: qui arrivavano clienti da tutto il nord-est. Tra i suoi clienti anche molti, moltissimi turisti stranieri. In passato Devid era stato un apprezzato disc jockey, soprattutto in provincia di Venezia. Si ricordano ancora, in molti, soprattutto chi ha tra i quaranta e i cinquant’anni, dei suoi trascorsi al Movida di Jesolo, al Runch di Ca’ Noghera, al Musikò e al Gilda, di nuovo a Jesolo.

Nelle feste, nelle piazze storiche di Lignano, in quella Lignano notturna che sta scomparendo perché il tempo passa e la maggioranza di persone non vuole più divertirsi fino all’alba, lui c’era, con il suo sorriso inconfondibile. Gamba, tra l’altro, ha anche sfilato da modello. Era un bellissimo uomo. Figlio di padre italiano e madre africana, era un uomo di colore con gli occhi azzurri, una vera “rarità esotica”, se così possiamo dire. Ha fatto innamorare decine di donne, ma solo lui poteva sapere per chi batteva il suo cuore.
Ieri mattina, la triste scoperta. Si trovava non lontano dalle casse, vittima di un malore. Il 118 di Lignano ha tentato, con i suoi operatori sanitari, di strapparlo alla morte, ma niente da fare, non c’è riuscito. Sul posto anche la polizia locale e i carabinieri. Non c’era più nulla da fare. E così Lignano, e in particolare Pineta, perde un pezzo della sua storia.
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