Maltempo, dopo la neve è allerta per il ghiaccio

Riaperte al traffico le vie Bonomea e Commerciale, mentre rimane ancora chiuso l'ultimo tratto di via Scala Santa. Segnalati disagi nelle strade secondarie dell'Altopiano, trasformatesi in vere e proprie lastre di ghiaccio.
Il Carso innevato visto dal centro città (Foto Lasorte)
Il Carso innevato visto dal centro città (Foto Lasorte)

Dopo la neve è arrivato il ghiaccio. Archiviata la forte nevicata, per certi versi inattesa, che ieri si è abbattuta sul Carso, questa mattina molte strade dell'Altopiano (in particolare le vie secondarie) si sono trasformate in vere e proprie lastre di ghiaccio, rendendo a dir poco difficoltosa la circolazione. Le maggiori gelate sono segnalate a Opicina anche se, fortunatamente, non si registrano al momento incidenti.

Per quanto riguarda le strade principali, questa mattina risultavano aperte le vie Bonomea e Commerciale, mentre rimane ancora chiuso il tratto finale di via Scala Santa, dal civico 143 in su.

Anche nella giornata di ieri, per fortuna, non si è registrato nessun grave incidente, ma centinaia di automobili ferme per montare le catene o peggio ancora bloccate per l’impossibilità di procedere, e difficoltà di camminare anche a piedi sulle strade e stradine più scoscese del’altipiano.

Attorno alle 18 è stata chiusa in entrambi i sensi la via Bonomea, solitamente la più a rischio in simili condizioni meteo, poco dopo è stata la volta di Scala Santa e, nel tratto in salita, anche di via Commerciale. «Opicina sembra un paese della Val Badia», ha commentato alle sette di sera la vigilessa al centroradio della Polizia locale.

E proprio il “capoluogo” del Carso triestino è sembrato l’epicentro della bufera mentre con il passare delle ore il manto bianco cresceva a vista d’occhio non solo sui tetti delle case e delle automobili e nei prati, ma anche sulla carreggiata delle strade. Colpite in particolare, oltre a Fernetti e a Pese, tutta l’area verso Prosecco e Sgonico con il forte estendersi del fenomeno fino a Padriciano. Soltanto pioggia mista a neve e strade completamente libere invece a Cattinara con problemi di nessun tipo dunque per il raggiungimento dell’ospedale. «Il raccordo autostradale e la Grande viabilità triestina sono percorribile solamente con le catene o con gomme da neve. Raccomandiamo comunque a tutti gli automobilisti la massima prudenza», hanno comunicato già nel tardo pomeriggio carabinieri e polizia stradale.

A quel punto erano già in piena azione i mezzi antineve e quelli spargisale dell’Anas e di AcegasApsAmga. Mobilitate anche tutte le pattuglie in servizio della Polizia locale. Fortunatamente nessuna emergenza veniva segnalata dal 118 e dai vigili del fuoco. La situazione comunque, per quanto riguarda la circolazione, è diventata ben presto difficile e in qualche caso insostenibile anche per i mezzi pubblici diretti sull’altipiano. Verso le sei e mezza la Protezione civile ha lanciato un allerta annunciando che la perturbazione su Trieste sarebbe continuata ancora per qualche ora e mettendo in guardia dal pericolo del ghiaccio anche per le ore notturne.

Già alle 18.45 Trieste trasporti ha diramato un comunicato che dava l’idea di un quadro complessivo preccupante e che rischiava di peggiorare con l’avanzare della sera: la linea 3 non ce la faceva più a raggiungere Conconello, la linea 4 arrivava soltanto fino a Opicina, la 38 non andava oltre largo Osoppo, la 39 taglia fuori Banne e Gropada e la 42 escludeva Monrupino. Verso le 22, con l’affievolirsi della precipitazione, la situazione è migliorata e la Polizia locale ha annunciato che entro le 23 tutte le strade sarebbero state riaperte.

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