Mancano undici presidi, nominati i reggenti

Carletti alla “Della Torre” di Gradisca, Steppi al comprensivo “Perco”, Zilli al Polo liceale di Gorizia
Bumbaca Gorizia 24.02.2015 Kulturni, incontro con studenti Fotografia di Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 24.02.2015 Kulturni, incontro con studenti Fotografia di Pierluigi Bumbaca

Undici reggenze su un totale di 25 istituti scolastici. Se non è un record (negativo), poco ci manca. E poco importa se quella della provincia di Gorizia è una situazione condivisa con il resto della regione, dove la cronica mancanza di dirigenti scolastici è un dato di fatto non da oggi. Tanto per parlare chiaro, in Friuli Venezia Giulia su 172 istituti le reggenze sono ben 52 e dunque quel che accade nell'Isontino non è una sorpresa. Ma questo non consola, né rende meno delicato il quadro della situazione.

Il Miur ha ufficializzato il decreto che sancisce le reggenze per le scuole prive di un dirigente titolare, che per quanto riguarda quelle con lingua d'insegnamento italiana a Gorizia e provincia sono nove: Eleonora Carletti reggerà l'Istituto comprensivo "Uldarico Della Torre" di Gradisca d'Isonzo", Marco Fragiacomo è stato confermato alla reggenza del C.p.i.a di Monfalcone, così come Claudio Riavis a quella dell'Istituto professionale "Cossar-Da Vinci" di viale Virgilio a Gorizia. Ancora, Germano Lusnig è reggente dell'Istituto comprensivo "Marco Polo" di Grado, Rita Marzara dell'Istituto comprensivo "Randaccio" di Monfalcone, Susanna Tessaro dell'Istituto comprensivo "Giacich" di Monfalcone, Flaviana Zanolla dell'Istituto comprensivo "Alighieri" di Staranzano e Anna Maria Zilli del polo liceale formato dai licei "Alighieri", "Duca degli Abruzzi" e "Slataper" di Gorizia. Infine, Silvia Steppi è stata nominata d'ufficio reggente dell'Istituto comprensivo "Perco" di Gorizia. Ci sono poi i due istituti con lingua d'insegnamento slovena: Elisabetta Kovic è stata confermata reggente del polo liceale "Gregorcic", Primoz Strani dell'Isis "Cankar". «La carenza di dirigenti è colpa dell'ultimo concorso, nel quale sono stati bocciati a mio parere più candidati del dovuto - dice Ugo Previti, segretario regionale della Uil Scuola -. È da tempo che ci portiamo dietro questo problema, in regione, ma quest'anno le cose si sono ulteriormente complicate, specie nell'Isontino. E così a mio parere iniziamo l'anno scolastico con una scuola zoppa, con tutto il rispetto possibile per i reggenti e i loro staff, che devono sobbarcarsi un lavoro enorme. Oggi gestire un istituto, specie per quel che riguarda i comprensivi, vuol dire occuparsi di tantissime cose diverse, spesso su sedi anche lontane tra loro». Venendo ai casi specifici qualche perplessità la desta soprattutto il polo liceale goriziano, affidato ad una reggente, Anna Maria Zilli, che arriva da Udine, come spiega l'assessore provinciale all'Istruzione Ilaria Cecot. «E questo non ha assolutamente nulla a che vedere con le capacità della diretta interessata, che mi dicono essere persona capace e di grande personalità - dice Cecot -. Ma è chiaro anche che l'istituto più grande e importante di Gorizia merita più che una reggenza. Inoltre la nuova preside si dovrà dividere tra Udine e Gorizia, non esattamente vicine, senza conoscere la realtà del territorio, e facendo i conti con un istituto a sua volta distribuito su tre sedi, che diventano quattro contando anche il biennio dello scientifico. Una simile realtà avrebbe bisogno di un dirigente titolare, sempre presente e impegnato a gestire scuola e alunni ma anche a stringere accordi e collaborare con il territorio». Marco Bisiach

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