Marina Maroncelli sposa Sergio Trauner alla Pineta del Carso

Matrimonio celebrato da Giorgio Ret “in articulo mortis” La signora: «Rispettato il suo ultimo desiderio di vita»
Foto BRUNI TRieste 09 03 04 Compleanno Avv.Trauner
Foto BRUNI TRieste 09 03 04 Compleanno Avv.Trauner

Sì, è vero. Lì ho sposati io». Giorgio Ret, sindaco di Duino Aurisina, conferma una notizia che in città circolava da giorni. Sergio Trauner si è sposato con Marina Maroncelli all’Hospice Pineta del Carso. Matrimonio civile “in articulo mortis”. Senza pubblicazioni. La cerimonia si è svolta venerdì 4 novembre all’interno della casa di cura dove il noto avvocato triestino è ricoverato da tempo per un male incurabile. Nel diritto canonico i sacramenti (e il matrimonio è un sacramento) possono essere conferiti "in articulo mortis", ossia nella fase terminale della vita. Il matrimonio è celebrato con un rito essenziale, in presenza del sacerdote (o del sindaco nel caso di rito civile), degli sposi e di due testimoni. Nel caso del matrimonio celebrato “in articulo mortis” valgono tutte le clausole del rito ordinario concordatario, quindi ha valore religioso e civile a tutti gli effetti di legge. Conferisce i diritti di successione, pensionistici, di comunione dei beni. Condizione necessaria è che il coniuge morente abbia espresso in vita (se non lo può più fare al momento del rito) la ferma volontà di unirsi in matrimonio con l'altro contraente. «Abbiamo spesso richieste del genere - spiega il sindaco di Duino -. Almeno tre o quattro all’anno alla Pineta del Carso. È una procedura complessa: serve la firma dei medici e quella del segretario generale del Comune». Alla cerimonia c’erano anche due testimoni. Non noti. «Non li conosco - dice Ret -. Mi hanno detto che abitano a Sistiana».

Marina Maroncelli, ora anche signora Trauner, è stata per anni la compagna dell’avvocato triestino. Alle spalle un matrimonio finito male con il marchese Guido Carignani da cui sono nati due figli (Manfredi e Gregorio). Marina Maroncelli è molto nota a Trieste per le sue molteplici attività di pubbliche relazioni e di carattere sociale (presidente della Fidapa e dell’Anlaids, l’associazione che si occupa di lotta all’Aids). Non ultima quella di brand manager della Triestina che ha occupato per alcuni mesi nel 2009 al fianco del suo compagno di allora, il costruttore Raffaele Bruno, e di don Ettore Malnati, consigliere spirituale della squadra. «Il matrimonio era una sua volontà - spiega Marina Maroncelli -. È stato il suo ultimo desiderio di vita. Ma in questo momento è la cosa meno importante. La situazione attuale dell’avvocato è difficilissima».

Sergio Trauner nasce ad Atene nel 1934. Residente a Trieste, avvocato cassazionista (studio in Largo Bonifacio), entra in politica da giovanissimo nelle file liberali. Consigliere comunale nei primi anni Sessanta, consigliere regionale dal '64 al '78, a lungo segretario regionale del Pli, Trauner vola a Roma nel '74, quando il segretario Zanone gli affida il ruolo di responsabile nazionale degli enti locali e delle Regioni. Torna in consiglio comunale nell'82, diventa assessore con Manlio Cecovini sindaco e, successivamente, vicesindaco con Franco Richetti. Negli anni Ottanta inizia anche la sua folgorante ascesa nelle aziende pubbliche di Stato: entra nel cda di Finmare, in quello di Efim e poi, dal 1986 al 1991, è uno dei cinque membri del comitato di presidenza dell'Iri. Dal '91 al '93 è presidente dell'Ilva. Successivamente è presidente di Evoluzione '94, la società di 28 banche per la gestione e il risanamento del Gruppo Tripcovich, presidente di Logitalia e Finrex, consigliere d'amministrazione del Mediocredito centrale e di molte altre società. Oggi è un liberale iscritto al Pdl, legato all'ala camberiana del partito, e presiede la Società ginnastica triestina. È nel cda della Fratelli Alinari e della Fondazione Alinari, presidente o sindaco di molte aziende, tra cui Fincantieri di Trieste e Isotta Fraschini di Bari.

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