Mattarella a Gorizia «Promessa mantenuta»

Il presidente della Repubblica sarà nel capoluogo isontino il 26 ottobre Il clou al mattino al teatro Verdi e poi a Doberdò per incontrare Borut Pahor
Di Maurizio Cattaruzza

«Caro sindaco, vedrà che verrò presto a Gorizia per le celebrazioni del centenario». Non erano solo parole di circostanza quelle pronunciate al Quirinale in occasione dell’incontro dello scorso 6 luglio, Sergio Mattarella alla fine ha mantenuto la promessa. E ora c’è anche una data. Sarà nel capoluogo isontino mercoledì 26 ottobre. L’annuncio ufficiale l’ha dato ieri mattina in Municipio con malcelato orgoglio il sindaco Ettore Romoli mentre una scolaresca cinese in visita sciamava da una stanza all’altra del Palazzo comunale. Mentre in serata il Comune di Trieste ha fatto sapere che Mattarella sarà la mattina del 26 stesso in piazza Unità, nel capoluogo regionale appunto, per l’alzabandiera. Tornando a Gorizia, «La comunicazione uficiale - spiega il primo cittadino, mi è arrivata martedì dopo una decina di giorni di febbrili contatti. Lo avevo invitato per l’anniversario della presa di Gorizia dell’8 agosto ma il Presidente aveva già altri impegni. Tuttavia non voleva mancare. Un evento importante ma più facile da organizzare e da gestire di Gusti di Frontiera, siamo ormai ben addestrati. Sarà direttamente il Comune, io e i miei collaboratori, ad occuparsi della cerimonia coinvolgendo come in altre occasioni tutta la città che spero sarà ancora una volta pavesata a festa con i tricolori esposti sulle finestre».

Mattarella viene nel cuore dell’Isontino principalmente per il centenario della Grande Guerra ma anche per cementare ulteriormente i già buoni rapporti di vicinato su questa terra di confine. Peraltro il presidente anche in passato ha dimostrato di avere un forte legame con Gorizia e l’Isontino. «Non chiedetemi di più, io avrei finito», tenta di congedarsi Romoli. Sul tavolo del salotto fa bella mostra di sè la medaglia del centenario da inviare all’attore Carlo Verdone (suo nonno ha combattuto sul Carso) e un modellino del chiacchierato aereo Panthera che dovrebbe produrre la Pipistrel.

Ma il suo congedo era una mezza finta. In realtà esiste già un abbozzo di programma, «ma guardate che potrebbe ancora cambiare...», avvisa il sindaco. La visita a Gorizia si articolerà in due momenti: il clou al mattino al Teatro Verdi per incontrare amministratori pubblici e semplici cittadini. Sono previsti anche gli interventi della presidente della Regione Debora Serracchiani e del sindaco Ettore Romoli. Si parlerà naturalmente dei rapporti transfrontalieri, di cooperazione tra Italia e Slovenia e dello strumento del Gect, tema, questo, che sta particolarmente a cuore al Presidente della Repubblica. E infine della storia della città e auspicabilmente anche del suo futuro.

In un secondo momento Mattarella salirà al Castello per visitare la mostra dedicata alla Grande Guerra. Difficilmente pranzerà a Gorizia, si sposterà invece a Doberdò del Lago per incontrare il presidente sloveno Borut Pahor e assieme andranno a rendere omaggio alla lapide dei Caduti della Prima Guerra mondiale. Altri dettagli non sono stati forniti, il percorso del corteo presidenziale resta per ora top secret. Motivi di sicurezza, fanno sapere dal Quirinale. «Finora Mattarella è venuto in regione una sola volta in occasione del quarantennale del terremoto in Friuli, quindi questa è la sua seconda visita», osserva il sindaco. «Ne siamo lieti. Per Gorizia è una grande occasione per salire sulla ribalta internazionale. Di fronte a un’Europa che rischia di sgretolarsi, nel corso della mia recente visita a Roma Mattarella aveva apprezzato gli sforzi che qui Italia e Slovenia stanno facendo per intensificare i rapporti di collaborazione». Un interesse che vale una visita.

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