Maxiyacht, rotta su Fiume: all’ormeggio per l’inverno

FIUME. Fiume diventa la casa d’inverno dei maxiyacht. A oggi ce ne sono sette, e offrono uno spettacolare colpo d'occhio ai residenti e ai turisti (non pochi) che ancora in questi giorni visitano il capoluogo del Quarnero passando dal Pretorio di Clausura alpina alla cattedrale di San Vito, dal Castello e dal Santuario mariano di Tersatto allo scalo di Fiume. E proprio nelle acque del porto si può appunto ammirare una collezione di superbarche di lusso che, a detta degli esperti, ha un valore complessivo di almeno 300 milioni di euro.
Fino ad alcuni anni fa la zona portuale fiumana ospitava nient’altro che traghetti, rimorchiatori, qualche vecchia carretta, piccole imbarcazioni. Oggigiorno la situazione è completamente diversa. La città di san Vito, grazie a tasse di stazionamento ritenute evidentemente convenienti, è diventata una sistemazione ideale nei mesi freddi per grandi e lussuosi natanti. Al momento si trovano all'ormeggio Northern Star, The Best Way, I Nova, Follow Me V, Lola, Tsumat e Olga. E a loro a breve si unirà il magayacht Vela. Da quanto filtra dall'Autorità portuale, la gran parte di questi panfili svernerà a Fiume, mentre Northern Star e Tsumat riprenderanno il largo entro la fine dell’anno. Uno degli yacht più grandi e costosi mai apparsi in acque fiumane, il Northern Star, si dirigerà nei Caraibi dove dovrebbe navigare nei prossimi anni. La lussuosa unità, del valore di 150 milioni di euro, è lunga 74,5 metri, larga 13,5 e appartiene a un ricco imprenditore canadese con affari nel comparto pesca.
Ad avere i meriti maggiori per l'arrivo a Fiume di questi hotel galleggianti è l'agenzia Simmor Marine, il cui proprietario Andrija Simic non ha dubbi: «La nostra città sta diventando grazie alla sua posizione, al clima e ai servizi offerti, una destinazione molto gradita ai titolari di megayacht. Siamo molto soddisfatti di come stiano andando le cose e crediamo che negli anni a venire approderà a Fiume un crescente numero di imbarcazioni di lusso. Probabilmente le autorità dovranno garantire un maggior numero di ormeggi». Nei prossimi giorni Simi„ andrà in Italia per salire a bordo del panfilo Seven Seas del regista americano Steven Spielberg: la missione, ha detto, è cercare di convincere Spielberg a far venire l'anno prossimo il Seven Seas a Fiume. «Intanto - ha rilevato Simic - il business in atto è molto importante, la Port Authority può reinvestire i proventi nell'area portuale e nel miglioramento delle sue strutture».
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