Mercato coperto alle prese con i bagni fatiscenti e l’invasione delle zanzare

In attesa di conoscere la tempistica per l’avvio dei lavori di manutenzione straordinaria sostenuti anche dalle risorse previste nella maxi-variazione di bilancio dei mesi scorsi, quella che si avvia verso la conclusione è stata una nuova estate di disagi, per gli operatori e gli utenti del mercato coperto di via Boccaccio. Tra servizi igienici fatiscenti, se non inutilizzabili, zanzare e caldo.
Il mercato è infatti da tempo al centro delle ambizioni di rilancio dell’amministrazione comunale, ma questo rilancio non è mai ancora realmente decollato. «Il discorso è sempre il medesimo, ormai siamo scoraggiati – racconta Annamaria Ramani, storica fioraia del mercato -. Un paio di settimane fa sono venuti dei tecnici ad effettuare alcune misurazioni, pare per realizzare un progetto. Non è la prima volta. Ma i lavori attendono ancora». Annamaria indica ad esempio una finestra, tra quelle che si trovano nella parte alta dell’edificio, che quindici giorni fa è stata divelta dal maltempo. «Malgrado le segnalazioni, è ancora lì – dice -, e non sappiamo nemmeno se rischia di cadere. Poi c’è la questione zanzare: non c’è stata la disinfestazione, e quest’anno gli insetti ci stanno letteralmente mangiando vivi. Per non parlare dei bagni: quelli riservati a noi sono chiusi e inutilizzabili da gennaio, quelli esterni per gli utenti sono in condizioni disastrose».
Per rendersene conto basta provare ad entrare: nel bagno degli uomini gli orinatoi sono fuori uso, coperti con un’asse di legno, mentre i bagni “alla turca” avrebbero urgente bisogno di essere rinnovati. Sulla porta, poi, campeggia un biglietto firmato dalla “direzione”, che invita gli utenti a lasciare puliti i servizi che «altrimenti verranno chiusi». Qualcuno, a penna, ha aggiunto in basso «siete pagati per pulire», con tono evidentemente polemico. «Manca la voglia di lavorare – si sfoga un’operatrice del mercato, esasperata -. I nostri servizi si erano guastati in inverno, ma poi non sono più stati riaperti, probabilmente perché chi di dovere non ha voglia di pulirli».
I bagni però non sono l’unico problema del mercato, come fa notare ad esempio anche Adelmo Becci, titolare di uno dei banchi di frutta e verdura: «Qui le cose da migliorare sarebbero tantissime – osserva -. Pensiamo ad esempio anche alle porte: le dobbiamo lasciare aperte per far circolare un po’ d’aria e non soffocare per il caldo, ma in questo modo entrano i colombi, e non è cosa igienica». «La tanto promessa ristrutturazione del mercato si fa ancora attendere – aggiunge il fioraio Marco Tauselli -. I disagi ci sono per tutti: i clienti non trovano un ambiente accogliente, e noi operatori, oltre a lavorare male, abbiamo problemi anche con i nostri prodotti: caldo e freddo eccessivi non possono far bene né alle piante né a frutta e verdura». Certo non tutti questi problemi, peraltro non nuovi, potranno essere risolti in una volta sola. E, forse, nemmeno in tempi brevi.
Per quel che riguarda i bagni però la questione potrebbe essere diversa, visto che come detto nella variazione di bilancio licenziata dal Consiglio comunale nei mesi scorsi è stata inserita una posta ad hoc da 100 mila euro proprio per il «rifacimento dei servizi igienici del mercato coperto». —
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