Migranti minorenni accolti per la notte nel Municipio di Monrupino
La prima cittadina di Monrupino Kosmina ha messo a disposizione il Consiglio con dei materassi sul pavimento. Con loro un esponente della maggioranza

Hanno dormito su materassi sistemati sul pavimento della sala del Consiglio comunale del Municipio di Monrupino. Così hanno trascorso la notte cinque minori stranieri non accompagnati, arrivati nel piccolo Comune carsico e consegnati, in base alle leggi vigenti, alla sindaca, Tanja Kosmina che, in assenza di soluzioni alternative, non ha potuto fare altro che mettere a disposizione di questi giovanissimi migranti l’aula più grande del palazzo comunale.
«Ormai siamo in una situazione insostenibile – ha detto Kosmina – e quanto si è verificato ne descrive esattamente il quadro. Ieri – ha spiegato – quando, come oramai accade quasi quotidianamente da settimane e mesi, mi è stato segnalato dalle forze dell’ordine la presenza, nel nostro territorio comunale, dei cinque minorenni non accompagnati, ho battuto tutte le porte, fra alberghi e pensioni, cercando soluzioni anche al di fuori del mio Comune, ma senza esito.
Davanti alla necessità di garantire comunque una sistemazione a questi ragazzi – ha continuato la sindaca di Monrupino – dopo una rapida consultazione con alcuni dei miei consiglieri e assessori, abbiamo optato per l’unica soluzione possibile, quella di utilizzare il Municipio. Li abbiamo rifocillati, perché erano anche affamati e assetati e, per una notte ci siamo arrangiati così. Ma questo stato di cose non può continuare così».
Kosmina infatti ha subito chiesto al prefetto Pietro Signoriello un incontro urgente per affrontare la situazione generale del Carso triestino e di Muggia, cioè del territorio sottoposto in questo momento a una drammatica urgenza di arrivi di migranti. Un problema che diventa come è noto particolarmente accentuato quando si presentano alle forze dell’ordine minori stranieri non accompagnati.
L’appuntamento è stato fissato per mercoledì alle 13. «Ho parlato con il sindaco di Trieste, Roberto Dipiazza, che mi ha garantito la sua presenza all’appuntamento – ha precisato Kosmina – e ho avvisato tutti i colleghi della zona, cioè Paolo Polidori per Muggia, Igor Gabrovec per Duino Aurisina, Sandy Klun per san Dorligo della Valle e Monica Hrovatin per Sgonico, perché anche loro vivono la stessa problematica».
Kosmina aveva già dichiarato, alcuni giorni fa, di essere pronta a consegnare la fascia di sindaco al Prefetto «se non si adotteranno misure che non mettano in crisi noi sindaci».
«Non si può dare la responsabilità della gestione di queste persone – ha sottolineato la sindaca di Monrupino – ai sindaci di piccole amministrazioni come la mia, che non personale né risorse adatte a queste situazioni. Stavolta è stato grazie ai miei consiglieri, soprattutto al mio capogruppo, Omar Marucelli, che ha trascorso la notte assieme ai ragazzi sui materassi dell’aula, che abbiamo potuto evitare guai peggiori, ma di certo così non si può continuare». —
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