Mini-rifornimenti da 15 centesimi per rientrare nel super cashback, benzinai esasperati a Gorizia

GORIZIA. Ottantaquattro operazioni per fare poco più di 9 euro di benzina. I cercatori del “super cashback” compaiono anche a Gorizia. Poco meno di due ore al distributore per effettuare rifornimenti multipli di carburante con pochi centesimi, nella speranza di aumentare le possibilità di rientrare nei primi 100 mila italiani per numero di transazioni fatte con il bancomat e vincere così i 1.500 euro in palio con il super cashback.
A denunciare il caso, che si sta verificando un po’ in tutta Italia soprattutto al Nord, sono i titolari della stazione di servizio Esso di Fulvio Lovisini, in via Lungo Isonzo Argentina. Domenica pomeriggio, quando il distributore era chiuso, un automobilista ha pensato bene di utilizzare la carta di credito “in serie”, ottenendo 84 scontrini. Nemmeno fosse una lotteria. «È rimasto qui per quasi due ore, grossomodo dalle 16 alle 18: effettuava micro-rifornimenti da 8 e 15 centesimi l’uno, pagando di volta in volta e aumentando così il numero di tagliandi. In sostanza, ha fatto un rifornimento complessivo pari a 9 euro e rotti di carburante, ottenendo 84 scontrini. Per capirci, la nostra stazione di servizio, soltanto di carta, ha pagato cinque euro per erogare 9 litri di benzina. Ma vi sembra possibile?».
Una volta vista la lunga fila di micro-importi controllando gli incassi del pomeriggio, il benzinaio ha voluto fare un approfondimento ed è arrivata la conferma che non c’era stato un problema nel sistema di rilevamento, bensì che effettivamente c’era stato un numero abnorme di operazioni per il veicolo di un solo cliente.
«Dicono che sia tutto perfettamente legale - sottolinea sconsolata la moglie di Fulvio Lovisini - ma non mi sembra corretto questo modo di agire perché va a colpire una categoria, la nostra, che ha già le sue belle gatte da pelare a causa della crisi e dei lockdown che limitano gli spostamenti al massimo. Coinvolgeremo la Guardia di finanza, qualcosa faremo. Mi dicono che la stessa cosa capita anche in altre attività, ad esempio in bar. C’è chi prende il caffè e la brioche e chiede vengano battuti due scontrini, non uno solo come di solito capitava».
E sempre da “Lovisini” si è fatto vivo un altro automobilista che, martedì sera, erano le 20.30, ha fatto un rifornimento (chiamamolo così) di benzina per un euro e dieci centesimi complessivi, con sette scontrini, sette movimenti: pagamento, ovviamente, effettuato con carta di credito o bancomat. «Abbiamo il dispositivo che lo permette e, quindi, questo nostro cliente ha deciso di adottare questo comportamento che definirei, con un eufemismo, bizzarro».
Ma entriamo nel dettaglio e spieghiamo qual è il meccanismo per chi è a digiuno di certe informazioni. Il super cashback è un premio di 1.500 euro erogato ogni sei mesi per i primi 100.000 cittadini che effettuano il maggior numero di transazioni con pagamenti elettronici dal primo gennaio 2021. Il massimale di spesa è di 3.000 euro, per un massimo di 1.500 euro a semestre. È comunque necessario effettuare almeno 50 pagamenti digitali ogni sei mesi. Si tratta, specificatamente, di un premio per i primi 100.000 cittadini che, in 6 mesi, ovvero dal 1° gennaio 2021 hanno totalizzato il maggior numero di transazioni con mezzi di pagamento elettronici. Ciò che conta è il numero di acquisti e non gli importi spesi.
L’obiettivo è incentivare l’utilizzo di strumenti di pagamento elettronici da parte dei consumatori. Ma questi sono i cortocircuiti, denunciati dai titolari della stazione di servizio di via Lungo Isonzo Argentina. —
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Il Piccolo