Monfalcone, derubata in casa dai ladri mentre dorme

Sentire il pavimento in legno che scricchiola sotto l’incedere dei passi di un estraneo. Capire in un lampo, nel cuore della notte, che non si tratta di un sogno, magari un incubo. Bensì è la realtà: qualcuno, un ladro, si sta aggirando nell’abitazione, non mosso dalle migliori intenzioni. È l’istantanea del trauma subìto l’altra notte dalla famiglia di Laura Zentilin, commerciante monfalconese di via Duca d’Aosta, volto noto di Intimissimi, punto di riferimento per la vendita di biancheria intima in centro città.
Qualcuno, probabilmente appoggiandosi a un palo, è penetrato nell’appartamento in zona San Polo e ha arraffato le prime cose che ha avuto sotto mano prima di scappare via, “disturbato” dal figlio quattordicenne della donna, il primo ad accorgersi di quegli strani rumori nel silenzio di una delle tante, torride notti d’estate. Un ladro a oggi uccel di bosco, nonostante le indagini subito avviate della Polizia, accorsa alla palazzina in questione con una Volante già cinque minuti dopo il fattaccio. Del malintenzionato, i derubati, hanno per fortuna visto solo l’ombra allungarsi verso la porta e sparire giù per le scale, alla velocità della luce o quasi. Il terrore di ogni proprietario di casa si è dunque nuovamente materializzato: i topi d’appartamento, piaga delle belle stagioni, hanno ripreso ad agire a Monfalcone.
Un brutto colpo per la titolare di Intimissimi, che già in passato aveva subìto un furto nell’abitazione. Nell’occasione ignoti le avevano prelevato i preziosi, tra cui una collana di perle. «Ma quella volta per fortuna non eravamo nell’appartamento», sottolinea Laura Zentilin, scossa per l’accaduto. Stavolta nessuna effrazione: il malvivente, da autentico acrobata, si è arrampicato su una pensilina del palazzo ed è riuscito a penetrare accedendo a una porta finestra di un piano superiore. Lì, approfittando anche dell’ora tarda – erano circa le 4.30 del mattino – ha avuto gioco facile nell’afferrare due borse (una dalla forma allungata, di colore nero, e una in stoffa con la scritta “Falconeri”) e un portafoglio, contenenti contante in modesta cifra, documenti e chiavi d’auto. Gli oggetti si trovavano nel salotto. Invece scampati alla sottrazione i cellulari, ma solo perché non si trovavano in quella stanza, bensì nella camera da letto, dove la commerciante stava dormendo col marito.
A un certo punto, forse nel tentativo di dirigersi verso gli altri ambienti della casa il ladro si è però tradito: i suoi passi sul parquet sono stati afferrati dall’acutissimo orecchio del figlio di Laura Zentilin, che si è alzato dal letto della sua cameretta e si è affacciato alla porta, allertando i genitori. Così, intuendo di avere ancora pochi margini di manovra il topo d’appartamento ha battuto in ritirata. Ma per la famiglia che stava tranquillamente dormendo lo spavento è stato grande. Ne è seguita, ieri mattina, la prassi di rito: denuncia del marito, rivoltosi al Commissariato di via Foscolo, e annuncio sui social media per chiedere alle persone di prestare attenzione nel caso si avvistassero due borse abbandonate, sperando di recuperare almeno i documenti e risparmiarsi la trafila burocratica, visto che di veder restituito il proprio denaro, solitamente, non se ne parla.
E proprio dalle bacheche di Facebook è giunto l’unico risvolto positivo di una vicenda che lascia l’amaro in bocca: una donna, cui il consorte poco prima aveva riferito di due sacche gettate vicino casa, ha contattato Zentilin dopo il suo annuncio sulla pagina di “Sei di Monfalcone se” e così la commerciante è riuscita perlomeno a recuperare patente e carta d’identità. Una scocciatura in meno. «Ringrazio tanto questa signora, talmente gentile, nonostante non mi conoscesse affatto, da cercarmi per segnalare il ritrovamento delle borse, ormai svuotate del denaro ma ancora coi documenti, prima di rivolgersi alle forze dell’ordine, che pure ringrazio per l’intervento immediato – ha commentato Laura Zentilin –. Si è prodigata per rintracciarmi prima che potessi avviare le innumerevoli pratiche. Il passaparola è stato fondamentale». «Cosa provo? Vedremo stanotte – conclude –. Forse dovrei barricarmi in casa...Ma che vita è? Purtroppo, se i ladri vogliono entrare ci riescono ugualmente. In precedenza mi hanno scassinato una porta blindata. E a una vicina la finestra. Magari qualche controllo in più in questa zona che, pur tranquilla, evidentemente è stata presa di mira, si potrebbe fare, ma contro certe cose sembra non vi sia scampo, ormai». E, questo, non è un bel vivere.
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