Monte Calvario, riaperto lo storico sentiero

Taglio del nastro sotto una fitta pioggia. Presenti Romoli e Panontin. Lavori costati 160mila euro
Bumbaca Gorizia 05.11.2016 Inaugurazione sentiero Calvario © Fotografia di Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 05.11.2016 Inaugurazione sentiero Calvario © Fotografia di Pierluigi Bumbaca

Gorizia si riappropria delle suggestioni, della storia e della bellezza del monte Calvario. In barba al maltempo. La forte pioggia, ieri, ha un po' scombinato i piani della vigilia, impedendo di fatto la salita al monte e la visita ai suoi siti storici. Ma non ha potuto comunque rovinare il taglio del nastro e l'inaugurazione del recuperato sentiero che da Piedimonte sale fino all'obelisco in cima al Calvario. Un sentiero che è stato messo in sicurezza e valorizzato grazie ad una riuscita collaborazione tra enti pubblici e associazionismo: nel primo caso parliamo di Regione, che ci ha messo un finanziamento da 160 mila euro, Protezione Civile, Comune, Corpo forestale, Camera di commercio e Fondazione Carigo (oltre alla Bcc di Lucinico, Farra e Capriva). Nel secondo il nutrito insieme di associazioni coordinate da La Primula. I lavori sono stati realizzati concretamente dall'impresa Giulio Cesare di Tarvisio, per il progetto dell'architetto Lino Visintin, che ieri mattina a Piedimonte ha vestito un po' i panni del padrone di casa, durante la cerimonia ospitata per colpa di Giove Pluvio all'interno dell'ex scuola elementare. C'erano tra gli altri il sindaco Romoli, la vicepresidente della Provincia Mara Cernic e l'assessore regionale alla Protezione Civile Paolo Panontin, che ha sottolineato come l'intervento, realizzato ad opera d'arte, sia uno dei tanti simili pensati in giro per tutta la regione, finalizzati anche alla tutela del territorio. Già, perché sistemare un sentiero e di conseguenza le pendici di un monte, come nel caso del Calvario, non significa solo valorizzare un sito storico e naturalistico, ma anche prevenire smottamenti, allagamenti, dissesto idrogeologico. «Sul Calvario già da anni sono stati portati avanti lavori di recupero dei siti storici e monumentali, dalle tre croci all'obelisco - ha spiegato Romoli -. Con questo intervento realizzato dalla Protezione civile su incarico del Comune valorizziamo ulteriormente sia la componente storica e culturale sia quella paesaggistica e naturalistica del monte». Soddsfatta anche Mara Cernic, che ha evidenziato il valore del sito per la città e tutto il territorio, mentre la cerimonia si è conclusa all'aperto, sotto la pioggia, con il taglio del nastro, la benedizione, la scopertura del pannello con le informazioni storiche, geologiche e paesaggistiche del Calvario posto all'inizio del sentiero, e l'esibizione del coro Monte Sabotino. Ora non resta dunque che calzare scarpe comode, metterci buona volontà e riscoprirlo, questo sentiero, che partendo dietro l'ex scuola elementare di Piedimonte sale per un chilometro e mezzo arrivando al Naso di Lucinico, alle Tre Croci che hanno dato il nome al monte e infine al grande piazzale dell'obelisco.

Marco Bisiach

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